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Intervento di ‘beach litter’ nel lago di Lugano

A Porto Ceresio, il problema dell'inquinamento dato da rifiuti umani si è rivelato particolarmente alto

Spazzatura lasciata in spiaggia che poi si riversa in acqua
(Ti-Press)
15 agosto 2024
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Nel corso dell'annuale monitoraggio condotto dalla Goletta dei Laghi sulle foci dei corsi d'acqua che si immettono nel lago di Lugano, i ricercatori di Legambiente Lombardia a Porto Ceresio hanno effettuato anche un intervento di beach litter: una ricerca di rifiuti che dispersi nei bacini lacustri (oltre che nei mari) o lungo le coste, rappresenta una delle più grandi minacce ambientali a livello mondiale, in quanto sono causa di inquinamento che arreca gravi danni agli ecosistemi. A Porto Ceresio sono stati raccolti frammenti di rifiuti in gran parte riconducibili a tappi di plastica e di metallo, mozziconi di sigarette e frammenti di cotton fioc.

Quanto accertato dalla Goletta dei Laghi è qualcosa di più di un campanello d'allarme, perché stando agli esperti di Legambiente, siamo in presenza di un fenomeno ancora poco approfondito, essendo stato a lungo sottovalutato. Considerazioni sviluppate nel corso della recente presentazione dei risultati delle analisi condotte su oltre trenta punti dalla Goletta dei Laghi 2024 su Verbano, Lario, Benaco, Sebino e Ceresio. Sul lago di Lugano sono stati monitorati quattro punti, due nel Varesotto e altrettanti nel Comasco. L'unico punto “fortemente inquinato” è risultato a Porto Ceresio alla foce del torrente Rio Vallone che negli ultimi cinque anni ha registrato risultati altalenanti (entro i limiti di legge nel 2022 e 2023), fortemente inquinato nel 2021 e inquinato nel 2020. Entro i limiti di legge alla foce del Rio Bolletta a Porto Ceresio, alle foci del fiume Telo a Claino con Osteno e del fiume Rezzo a Porlezza.

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