Tra le criticità segnalate ci sono i giovani che non rispettano regole e divieti di balneazione a Porto Ceresio
Ha permesso di avviare un progetto interforze per tutelare residenti e turisti sulle sponde italiane e svizzere del lago, il tavolo tecnico biprovinciale delle province di Como e Varese che si è riunito sulla motonave della Navigazione Lago di Lugano per analizzare fattori di rischio e soluzioni da adottare per la sicurezza sul lago Ceresio. Un primo incontro che porterà a creare un tavolo permanente della sicurezza.
Tra le criticità segnalate c'è l'afflusso di un gran numero di giovani che non rispettano regole e divieti posti dal Comune di Porto Ceresio in termini di balneazione. Il problema, si legge in un comunicato, è riconducibile alla presenza di utenze molto giovani provenienti anche dal sud della provincia attraverso la rete ferroviaria che ha fatto registrare un sensibile incremento degli arrivi. “Nonostante i divieti posti dall’Amministrazione, vengono infrante le regole e si susseguono tuffi dalle darsene private, dalle passeggiate e dai pontili pubblici diventando una criticità da non sottovalutare, un elemento di forte preoccupazione”. I diversi interventi effettuati in questi mesi dalle vedette della Guardia di finanza e dall’Autorità di Bacino Lacuale “sono purtroppo risultati poco incisivi poiché una volta che le unità nautiche si spostavano per svolgere altri servizi, i gruppi di giovani riprendono tali comportamenti”. Un intervento di terra da parte delle forze dell’ordine “costituirebbe un’azione maggiormente incisiva e in parte risolutiva”.