Confine

Erbonne, ‘sfrusaduu’ e ‘burlanda’ per i 20 anni del museo

I due volti del contrabbando romantico si sono incontrati per sottolineare l’anniversario del museo della Guardia di finanza

La caserma, chiusa dal 1977, è la sede del Museo
(archivio Ti-Press)
6 giugno 2022
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Nei giorni scorsi a Erbonne, borgo abitato da sei abitanti (alcuni originari del Canton Ticino), al quale si accede facilmente tramite un ponte ciclo-pedonale che conduce a Scudellate, a poco meno di mille metri, c’è stato un abbraccio, quello di un ‘burlanda’ (un maresciallo della Guardia di finanza) e un ‘sfrusaduu’ (un contrabbandiere). Un abbraccio fra i due volti del contrabbando romantico, quello delle ‘bionde’ il cui destino è di finire in fumo. Un contrabbando che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro, non di rado per vicende drammatiche, vissute sui monti di confine, tra provincia di Como e Canton Ticino. Come i monti di Erbonne, dove si è tenuta la partecipata cerimonia per ricordare i vent’anni del Piccolo Museo della Guardia di finanza e del Contrabbando di Erbonne, ultimo avamposto di frontiera prima della ticinese Valle di Muggio.

Un tributo a un pezzo di storia e di vita vissuta di questi luoghi quello promosso dalla sezione ‘Alceo Salvini’ dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia – sezione guidata da Stefano Agnese – e dal Comune di Centro Valle, rappresentato dal sindaco Mario Pozzi, il tutto in stretto coordinamento con il comando provinciale della Guardia di Finanza di Como. Alla cerimonia hanno presenziato il prefetto di Como Andrea Polichetti e autorità civili e militari, diverse sezioni dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia, cittadini (provenienti anche dal Ticino), alunni e maestre della scuola primaria di Castiglione d’Intelvi. "Da qui è passata la storia" ha osservato Stefano Agnese, che ha ricordato il doppio anniversario di questo 2022 ovvero i 40 anni dalla sezione ‘Alceo Salvini’ e i 20 anni del Piccolo Museo, ricavato nella casermetta della Guardia di finanza aperta nel ’47 e chiusa nel ’77, anno in cui è finito il contrabbando romantico. Poi, le sigarette per decenni hanno viaggiato su Tir o navi, provenienti per lo più dal Montenegro. Ma questa è un’altra storia.