La conferma arriva dai dati forniti dall'assessore regionale all'ambiente e clima. Regione Lombardia continuerà a investire nel 2024
L'aria che si respira in Lombardia è decisamente migliore rispetto a quella finita nei polmoni da venti anni a questa parte, ovvero l'arco di tempo in cui annualmente si è succeduto il monitoraggio. E il 2023 è di gran lunga l'anno in cui i polmoni dei lombardi non hanno dovuto fare i conti con i veleni contenuti nell'aria che continuano a provocare decessi in misura allarmante.
L'andamento registrato lo scorso anno è una buona notizia anche per i ticinesi, soprattutto quelli residenti nel Mendrisiotto, in quanto l'inquinamento atmosferico non si ferma in dogana. Insomma, tutto bene? Se la strada intrapresa sembra confermarsi quella giusta, nulla autorizza ad abbassare la guardia. I dati forniti dall'assessore regionale all'ambiente e clima Giorgio Maione confermano come sia a ridosso dei cantoni Ticino e Grigioni che si respira l'aria migliore. L'arretramento più marcato lo si è registrato con le polveri sottili, sia Pm 10 che Pm 2,5.
Le Pm 2,5 hanno rispettato i limiti in tutte le stazioni di telerilevamento della rete lombarda, mentre per le Pm 10, per l'ottavo anno consecutivo non è stato superato il valore limite della concentrazione annua pari a 40 milligrammi per metro quadro. I quattro capoluoghi di provincia sono risultati dal basso verso l'alto Varese, Sondrio, Lecco e Como. I giorni di superamento della soglia di 50 pg/m3 nel 2023 sono stati 15 a Como, 6 a Lecco e 4 a Varese e Sondrio.
Ampliando il periodo di analisi, nel 2006 (l'anno peggiore) i giorni di superamento erano risultati 138 a Sondrio, 102 a Como, 83 a Lecco e 56 a Varese. Per le Pm 2,5 a fronte di un limite annuale di 25 pg/m3 nelle ultime quattro posizioni troviamo Sondrio (16), Como e Varese (15) e Lecco (14). Sotto i limiti anche biossido di azoto, ozono, benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo.
Nel 2024 Regione Lombardia ha in programma nuovi investimenti: 6 milioni di euro per il rinnovo del parco veicoli delle aziende, 23 milioni per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa e due bandi in fase di progettazione per le autovetture di privati e per l'interramento degli affluenti di allevamento.