Coinvolta una famiglia di otto persone, tutte ricoverate. Si pensa al malfunzionamento di una piccola caldaia
Tragedia sfiorata sabato pomeriggio in un appartamento di via Brogeda, a Ponte Chiasso, dove otto cingalesi, componenti della stessa famiglia (i genitori e sei figli, tutti minorenni) sono rimasti feriti a causa del cattivo funzionamento di una piccola caldaia utilizzata per scaldare l'acqua. Fra le ipotesi al vaglio dei vigili del fuoco di Como, anche la canna fumaria.
I più gravi sono un bambino di due anni e la sorellina di quattro anni, ricoverati nella camera iperbarica dell'ospedale Niguarda di Milano. Sono stati entrambi sottoposti alla terapia di ossigenazione. Stando alle informazioni raccolte, non sarebbero in pericolo di vita. Gli altri quattro fratelli sono ricoverati all'ospedale Sant'Anna, mentre i genitori si trovano all'ospedale di Cantù.
A lanciare l'allarme è stato il capofamiglia nel momento in cui si è accorto che i figli e la moglie non stavano bene (mal di testa, nausea e vomito i sintomi avvertiti) e che l'aria all'interno dell'appartamento, a causa del monossido di carbonio, era irrespirabile. Sul posto sono intervenuti in forze i vigili del fuoco e i soccorsi della Croce Rossa e Croce Azzurra. Sono in corso accertamenti da parte dei pompieri per scoprire la causa dell’accumulo di monossido.