Tredici minori non accompagnati si erano accampati davanti alla questura di Como. Per loro è stato trovato un rifugio grazie al parroco locale
Ieri pomeriggio, tredici minori non accompagnati si sono accampati davanti alla questura di Como, senza che vi fosse un luogo dove accoglierli. Provvidenziale l'intervento di don Giusto Della Valle. Lo riferisce Chiara Bedetti di Refugees Welcome. «Verso le 13 – racconta – una volontaria della scuola serale di italiano della parrocchia di don Giusto (parroco di Rebbio e Camerlata ndr), passando di lì per caso, ha visto questo gruppo di ragazzini e si è fermata per capire cosa stesse accadendo. Ci ha quindi avvisati, su una chat in cui ci sono molti volontari di diverse associazioni cittadine, che si trattava di minorenni che si erano presentati lì non sapendo dove andare ed erano in attesa di essere schedati». A quel punto la macchina del volontariato si è messa in moto. «C'è chi è arrivato con tè caldo e biscotti, visto che non avevano ancora mangiato niente, altri si sono presentati in Questura per essere sicuri che si trovasse una soluzione per accoglierli, ma purtroppo così non è stato». Occupati i 24 posti letto messi a disposizione dal Comune, attraverso un bando di co-progettazione a cui hanno aderito le Acli, la parrocchia di Don Giusto e una cooperativa di Varese, e nessun piano per evitare che i minori dovessero trascorrere la notte per strada, come pare sia accaduto nelle scorse giornate. Ciò è stato evitato quando ieri sera alle 20, ancora una volta, si è fatto avanti don Giusto che ha trovato una soluzione: un materasso, in parrocchia a Rebbio, per 12 minori (provenienti dall'Egitto e dalla Tunisia), dopo che per il tredicesimo era stato trovato un posto letto. Una soluzione di fortuna, nella speranza che oggi sia trovata una soluzione, che spetta al Comune. Per quanto è dato sapere quasi tutti i minorenni accampati davanti alla Questura di Como sarebbero stati respinti in frontiera. Nel frattempo stamane dopo la notte trascorsa in parrocchia a Rebbio, i tredici sono tornati davanti alla questura in attesa di essere collocati in una struttura adibita ad accoglierli, che potrebbe essere in via Cadorna, nei locali dell'Ats Insubria. Si è appreso che l'ufficio stranieri della questura lariano ha preparato le pratiche. Ciò che manca, è la presa in carico da parte di Palazzo Cernezzi. I tredici minori continuano a essere assistiti dai volontari di Como Accoglie.