Un 60enne del Varesotto ai domiciliari per aver sottratto 646mila euro. Era stato lui stesso, avvisato dal titolare della ditta, a denunciare gli ammanchi
Si era presentato nel mese di marzo al Commissariato di polizia di Gallarate, avvisato dal titolare dell'azienda per la quale lavorava come contabile, per presentare una denuncia contro ignoti accusati, a suo dire, di aver sottratto denaro dai conti correnti aziendali trasferendoli inizialmente sul proprio conto personale e successivamente su una piattaforma di investimento in criptovalute.
Ma le indagini svolte dagli investigatori e coordinate dalla Procura di Busto Arsizio hanno dimostrato, tramite una capillare analisi dei conti correnti, delle movimentazioni di danaro, nonché delle tempistiche e delle modalità autorizzative delle operazioni, che era proprio lui l'autore delle transazioni. Così, nella giornata di ieri, martedì 26 settembre, un sessantenne incensurato residente nella provincia di Varese è finito ai domiciliari. L'uomo è ritenuto autore del reato di furto pluriaggravato, per aver sottratto dai conti aziendali intestati alla società presso la quale lavorava in qualità di contabile, un’ingente somma di danaro pari a 646mila euro, e autoriciclaggio, per averli successivamente trasferiti su una piattaforma di investimento in criptovalute.
Contestualmente, è stata data esecuzione anche al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal giudice delle indagini preliminari di Busto Arsizio, che ha “congelato” tutti i conti correnti intestati all’indagato, sino ad un ammontare pari alla somma indebitamente sottratta. Una serie di perquisizioni personali, domiciliari ed informatiche ha poi permesso di acquisire documentazione contabile e apparecchiature informatiche che saranno oggetto di successive specifiche indagini.