Confine

Ex frontaliera uccisa a Malnate, c'è un secondo imputato

Iniziata, e subito aggiornata, a Varese l'udienza preliminare per l'uccisione di una pensionata di 73 anni il 22 luglio dell'anno scorso

(archivio Ti-Press)
21 giugno 2023
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È stata aggiornata a mercoledì della prossima settimana l'udienza preliminare iniziata in Tribunale a Varese per l'omicidio di una 73enne ex frontaliera in Ticino, uccisa il 22 luglio 2022 nel suo appartamento di Malnate, a pochi chilometri dalla frontiera. Nell'udienza di apertura l'accusa ha chiesto il rinvio a giudizio del presunto omicida, accusato di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà, minorata difesa e futili motivi. Alla richiesta si è associato il legale delle parti civili (il 49enne figlio della donna, imprenditore edile nel Mendrisiotto, dove risiede, e una nipote), mentre la difesa ha invocato il proscioglimento del proprio assistito, sostenendo che non sussistono elementi, e in subordine il rito abbreviato che sarà negato dalla gup Stefania Pepe, in quanto il reato prevede la pena massima del fine pena mai, per cui la competenza è dei giudici della Corte d'Assise di Varese.

In udienza a Varese si è appreso per la prima volta dell'esistenza di un secondo imputato, un 63enne varesino accusato di favoreggiamento in quanto, stando all'accusa, avrebbe accompagnato il presunto omicida in un ‘compro oro’ di Varese per vendere alcuni gioielli della pensionata. L'accusa ha ricostruito i momenti più significativi del tragico fatto di sangue di Malnate, dal momento del ritrovamento del corpo della 73enne da parte del figlio che, come era solito fare, era andato a trovare la madre.

I riscontri di Procura e Carabinieri hanno consentito di cristallizzare la presenza dell'imputato nella corte di Malnate dove abitava la pensionata attorno alle 12.05 del giorno del delitto e la presenza di due telefonate sull'utenza della donna da parte del presunto omicida fatte alle 11.47 e alle 11.49. L'uomo è stato arrestato il 17 agosto.