Un 37enne di Gallarate, già malato, si è costituito ‘per disperazione’. Andata via di casa l’ex convivente e pentito, ha avuto dai giudici un’altra chance
Meglio in carcere, anche con una malattia grave, pur di non restare in casa con la ex compagna. Protagonista della quantomeno bizzarra vicenda, parzialmente a lieto fine, riportata da La Prealpina è un 37enne di Gallarate, in provincia di Varese, condannato in via definitiva a poco più di nove anni di carcere per una serie di reati che includono il traffico di stupefacenti, rapine e detenzione illecita di armi.
L’uomo era stato scarcerato nel 2020 e sottoposto alla pena alternativa degli arresti domiciliari, in piena emergenza Covid, in quanto affetto da una patologia, la cardiopatia mitralica, incompatibile con la detenzione e per il diffondersi nelle carceri italiane del Covid, che avrebbe potuto avere per lui gravi conseguenze. Aveva dunque ottenuto la misura del differimento della pena con annessa detenzione domiciliare. La gravità della sua situazione di salute e una "condotta costantemente regolare" al di fuori delle mura del carcere, unita ad un percorso di inclusione sociale culminato con l’assunzione presso una cooperativa, gli avevano fruttato la conferma della misura alternativa nel 2022.
Ma la convivenza con la ex compagna, con problemi di droghe e alcool, era diventata insostenibile, e dunque il 37enne, "per disperazione", come da lui stesso dichiarato davanti al tribunale di sorveglianza, il 27 febbraio ha deciso di violare la detenzione domiciliare e fuggire di casa per andare a costituirsi al carcere di Bollate, per poi dichiararsi pentito del gesto consapevole delle conseguenze negative per il suo reinserimento.
Dopo la sospensione del differimento della pena da parte del magistrato di sorveglianza di Varese, la situazione è stata risolta grazie al fatto che la compagna è andata a vivere altrove. All’uomo, dunque, in virtù anche dell’ottimo percorso di reinserimento e delle circostanze particolari che avevano causato il suo allontanamento da casa, è stata data una seconda possibilità e si trova da ieri nuovamente ai domiciliari.