Lo sostiene Legambiente nel documento ‘Pendolaria 2023’. Per la linea Milano-Como-Chiasso si ipotizza la frequenza di un treno ogni 15 minuti
La Lombardia, che in Italia (non potrebbe essere diversamente) vanta la più grande flotta, deve migliorare sul fronte del trasporto ferroviario, per garantire un servizio efficiente. La conferma arriva da Pendolaria 2023, il documento in cui ogni anno Legambiente traccia l’andamento del trasporto pubblico su rotaia. Nonostante i consistenti investimenti e il rinnovo del parco treni, criticità e problemi non mancano. Lo sanno bene i viaggiatori e soprattutto i pendolari da anni sulla barricata a causa di ritardi e soppressioni che rappresentano una costante con la conseguenza di avere sulle strade un numero crescente di autovetture, con tutto quanto ne consegue in fatto di qualità della vita. Nel rapporto – 101 pagine con diverse tabelle – Legambiente indica un obiettivo da raggiungere il più presto possibile: migliorare le prestazioni di Trenord – la società di gestione del traffico ferroviario lombardo, che come spesso ricordato, comprende anche le linee transfrontaliere con il Canton Ticino –, ovvero evitare fino a 200mila viaggi in auto al giorno.
Luci e ombre nel rapporto Pendolaria 2023 Lombardia. Innanzitutto la Lombardia si conferma tra le regioni italiane con la percentuale più alta in fatto di stanziamento rispetto al bilancio regionale: 1,01%. Fanno meglio la provincia di Trento (1,12%) e la provincia autonoma di Bolzano (1,14%). Chi spende meno per il servizio ferroviario è il Lazio con lo 0,10%. Altro rilievo positivo che emerge da Pendolaria 2023 è che scende l’età media dei treni sulle rotaie lombarde: 15,8 anni. Un calo dovuto all’immissione dei nuovi treni ‘Caravaggio’ a due piani, ‘Donizetti’ e ‘Colleoni’. Entro il 2025 entreranno in servizio 222 nuovi treni che faranno scendere a 12,5 anni l’età media.
Pendolaria 2023 traccia anche uno scenario 2030, che passa dal potenziamento dell’attuale servizio. Per la linea Milano-Como-Chiasso ipotizza la frequenza di un treno ogni 15 minuti, rispetto gli attuali 30, anche per recuperare i passeggeri persi. Nel 2019 in Lombardia i viaggiatori erano 820 al giorno sui treni regionali. Nel 2021, complice la pandemia, si è registrato un calo del 30%, arrivando ai livelli registrati nel 2009 (580mila viaggiatori). Anche nel 2022 le stime per Lombardia attestano che un viaggiatore su 5 ha abbandonato il treno. Un ultimo dato contenuto nel rapporto di Legambiente: lo scenario 2030 relativo al potenziamento di cinque anni regionale. C’è anche il quadruplicamento della Chiasso-Monza che prevede una spesa pari a 1,413 milioni di euro. Finanziamenti disponibili 4 milioni di euro. Null’altro d’aggiungere.