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Aggredisce capotreno e poliziotti: 43enne condannato a Como

All’uomo è stata inflitta una pena di 14 mesi di prigione sospesi condizionalmente per violenza nei confronti di pubblici ufficiali, minacce e altri reati

L’uomo ha estratto un coltellino svizzero
(Ti-Press)
14 febbraio 2023
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È stato condannato a 14 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, un 43enne statunitense arrestato domenica attorno alle 20 alla stazione ferroviaria San Giovanni di Como per aver colpito con diversi pugni in faccia un capotreno e un assistente e preso a calci alcuni poliziotti minacciandoli in seguito con un coltellino svizzero.

Lo statunitense ha dato in escandescenza dopo essere stato invitato a scendere dal convoglio perché non aveva il biglietto giusto. Il treno, un Eurocity partito da Venezia e diretto a Zurigo, è rimasto bloccato nello scalo del capoluogo lariano per 50 minuti. A momento del controllo dei passeggeri, l’uomo, alterato dall’alcol, ha mostrato un biglietto per un convoglio regionale. Il capotreno lo aveva dunque invitato a scendere alla stazione di Como ma il 43enne, in risposta, gli ha sferrato un pugno in faccia. Lo stesso ha fatto poi con il collega, intervenuto in suo aiuto.

Quando il treno è giunto in stazione c’erano gli agenti della questura di Como, che hanno a loro volta invitato l’uomo a scendere dal treno. Ma di nuovo il 43enne ha reagito violentemente, aggredendo anche gli agenti, colpendoli con calci alle gambe. Ma non solo. Il 43enne si è inoltre rifiutato di mostrare i documenti e indicare le sue generalità e ha estratto un coltellino svizzero aperto, minacciando con la lama le forze dell’ordine. L’uomo è stato infine disarmato, bloccato e portato in questura, dove ha continuato a prendere a calci i poliziotti. Motivi per i quali è stato condannato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e minacce e per interruzione di pubblico servizio, percosse, porto abusivo di armi e rifiuto di fornire le generalità.