Confine

Trenord, crescono i viaggiatori giornalieri

Oltre 700mila gli utenti al giorno sui treni, tra studenti e lavoratori si è verificata una riscoperta del treno a causa anche del caro-benzina

(Ti-Press)
24 ottobre 2022
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Crescono i viaggiatori giornalieri di Trenord, che per la prima volta dopo la pandemia hanno superato i 700mila. Un dato che conferma la riscoperta del treno. Soprattutto da parte dei pendolari (lavoratori e studenti) che rappresentano il 52 percento del totale dei passeggeri. Una crescita del nove percento rispetto al 2019. Ciò lo si deve soprattutto al caro-benzina. Viaggiare in treno costa meno rispetto lo spostamento al volante della propria autovettura. Ed è anche più comodo, oltre che sicuro.

L’incremento più consistente lo si registra nelle tratte che portano a Milano, compresa la linea Chiasso-Como-Monza-Milano. Il capoluogo lombardo, per il mondo del lavoro e il mondo universitario, è un’importante calamita. Anche verso il Canton Ticino cresce il numero dei frontalieri che scelgono il Tilo.

Tra le notizie fornite in questi giorni da Trenord ce ne sono due che fanno discutere. Innanzitutto, l’81 percento dei viaggiatori si è dichiarato soddisfatto del servizio della società di gestione del traffico ferroviario lombardo e delle linee transfrontaliere con il Canton Ticino. Questo, stando a Trenord, è quanto emerge dalle indagini realizzate tramite interviste face to face a bordo treno su tutte le 40 direttrici del territorio lombardo e del Canton Ticino. Nel 2019 la soddisfazione dei viaggiatori era superiore in quanto sfiorava il 90. L’altra notizia è riferita a un aspetto molto avvertito soprattutto dai pendolari: la puntualità dei treni. Infatti, Trenord sostiene che sono in sensibile calo i ritardi. Ecco alcuni esempi: primo fra tutti la linea S11 Milano-Monza-Como-Chiasso, la più utilizzata dai pendolari (stando alla società di gestione del traffico ferroviario lombardo) che migliora di oltre 13 punti percentuali la puntualità. Percentuale che è passata dal 74 percento del 2019 all’87,7 percento di quest’anno. Insomma, funziona tutto bene per il traffico passeggeri su rotaia in Lombardia? La risposta è da cogliere nella valutazione di Ettore Marconi, portavoce dei pendolari comaschi e ticinesi: "A tirare su la media ci pensano i treni zombie che passano a orari inutili. Treni pulitissimi, nuovi e puntualissimi. Non altrettanto si può dire per quelli che utilizzano pendolari e studenti. Guasti e ritardi si verificano soprattutto al mattino e al pomeriggio".