Italia

Marmolada, la montagna restituisce un settimo corpo

Operazioni di ricerca rallentate dal maltempo. Ma c’è anche una buona notizia: rintracciati, sani e salvi, quattro dei dispersi

La zona della tragedia
(Keystone)
4 luglio 2022
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Un’altra vittima è stata recuperata dai soccorritori sulla Marmolada, dove ieri il crollo di un seracco ha travolto le cordate di alpinisti che stavano salendo in vetta. Sale quindi a sette, al momento, il conteggio dei morti di questa tragedia in alta quota. C’è però anche una buona notizia: quattro persone, date in un primo tempo disperse nel crollo, sono state rintracciate e sono in salvo. Dunque scende a 14 il numero degli escursionisti dispersi.

A causa del maltempo che sta interessando la zona le ricerche dei soccorritori si fanno però difficoltose: al momento nessuno può raggiungere il ghiacciaio e anche i droni sono costretti a restare a terra per la pioggia.

Proprio a causa delle condizioni meteorologiche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, non ha potuto atterrare in elicottero a Canazei, dove vengono coordinate le operazioni, e sta quindi raggiungendo la località in auto.

A complicare il lavoro dei soccorritori anche l’instabilità del ghiacciaio, dove potrebbero verificarsi nuovi crolli, anche se per ora pare tramontata l’ipotesi di intervenire facendo brillare la parte di seracco rimasta attaccata alla cima della Marmolada.

Secondo le prime ricostruzioni della dinamica dell’incidente a fare da "scivolo" all’enorme mole di materiale è stato un accumulo di acqua di fusione nella conca sotto la vetta. Quando il pezzo di ghiaccio si è staccato verticalmente non aveva appoggio ma, appunto, solo acqua.

Gli alpinisti che ieri si trovavano sulla via per salire in vetta alla Marmolada raccontano di un rumore mai sentito e di una fortissima folata di vento. Sulla via per salire, come ha raccontato una escursionista, c’erano tante persone, "forse un centinaio". Altri hanno descritto la grande voragine azzurra lasciata dal distacco del seracco.