Confine

Caro-benzina anche in Italia. Ma sotto i livelli ticinesi

Malgrado il rincaro, fare il pieno nella Penisola resta un’opzione sempre attrattiva: oltre 20 centesimi in meno al litro

Pieno sempre più caro
(Ti-Press)
20 maggio 2022
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Caro-benzina da una parte e dall’altra del confine. Ma, a conti fatti, fare il pieno in Italia (o, meglio, il... rabbocco visti i tempi che corrono) resta comunque un’opzione interessante. Soprattutto se ‘al di là del confine’ non ci si va unicamente per dare da bere alla propria vettura, ma anche per fare qualche scorta di alimentari o altri beni di consumo.

Mentre la Svizzera temporeggia su un‘eventuale decisione di tagliare le imposte sul carburante, nella vicina Italia continua la fase della benzina ‘scontata’, cioè epurata dalle accise. E, di conseguenza, continua anche il pendolarismo (una volta tanto in senso inverso) del pieno di benzina. Anche se nella Penisola il litro di quello che ormai si può definire ’oro’ verde ha ripreso a salire, con prezzi che oscillano tra l’1,90 e l’1,99 euro il litro e una media di 1,82 nei comuni della cintura. Cifre comunque notevoli, ma pur sempre concorrenziali (e attrattive) se comparate con quelle al di qua del confine: a Pizzamiglio il prezzo del carburante tocca i 2,08 euro, addirittura 2,24 per il diesel. Con una differenza, rispetto a Como, di 21 centesimi al litro per la benzina verde e 25 per il diesel.

Il taglio delle accise in Italia ha ‘congelato’ le discussioni attorno alla ‘carta sconto’ per i comaschi e gli italiani residenti nella fascia di confine, ma ha comunque sortito il medesimo effetto, azzerando di fatto le classiche soste per fare il pieno in Ticino dei frontalieri, prima di far rientro al loro domicilio dopo la giornata lavorativa.

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