Sequestrate dalla Polizia di Como pure pistole di grosso calibro provenienti dal Ticino
Sei bracconieri sono stati denunciati nell’ultimo bimestre dalla Polizia provinciale di Como, per possesso illegale di armi, alcune delle quali clandestine, a seguito di controlli effettuati in collaborazione con i carabinieri forestali.
Gli ultimi due episodi risalgono ai giorni scorsi, avvenuti entrambi sulla strada che da San Fedele sale verso Orimento sul Monte Generoso, a distanza di poche ore uno dall’altro.
Nel primo caso, attorno alle 21, un uomo di 63enne intelvese, è stato sorpreso "in atteggiamento di caccia". Un segnale luminoso – utilizzato per la ricerca di fauna selvatica – ha messo in stato d’allerta gli agenti di Villa Saporiti.
L’uomo aveva un fucile non denunciato calibro 32, oltre a numerose munizioni. L’arma è stata sequestrata in vista di ulteriori accertamenti. Il 63enne è stato denunciato per detenzione abusiva di armi e munizioni e per esercizio della caccia in periodo di divieto generale.
Nel secondo caso, la denuncia è scattata nei confronti di un giovane, pure lui intelvese, che attorno alle 2 di notte nel tratto di strada che da Orimento porta al Monte Generoso, aveva puntato un faro in cerca di fauna selvatica. Il giovane non era armato.
Nella sua abitazione è stato trovato un fucile di fabbricazione francese, a tutti gli effetti considerato un’arma illegale.
È stato denunciato per detenzione di arma illecita e porto abusivo d’arma.
I controlli effettuati nel bimestre hanno consentito di sequestrare anche pistole di grosso calibro provenienti dal canton Ticino.