Confine

Una petizione per riaprire la ferrovia della Valmorea

L’obiettivo è raccogliere 1’500 firme per dare sostegno al progetto dell’associazione Amici della Ferrovia della Valmorea

Il capolinea era Mendrisio, via Stabio
(Ti-Press)
12 gennaio 2022
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L’obiettivo – raccogliere 1’500 firme – è questione di giorni, se non proprio di ore. Millecinquecento firme per far ripartire la vecchia ferrovia della Valmorea, che fino agli anni ’70 collegava Castellanza a Mendrisio, passando da Valmorea, Bizzarone, Rodero, Cantello, Clivio, Saltrio e Viggiù, comuni comaschi e varesini aggrappati alla ramina. L’occasione per tornare a parlare del treno della valle del Lanza, torrente insubrico che nasce dalle pendici meridionali del Monte San Giorgio a Meride, è una petizione lanciata il giorno dell’Epifania dall’associazione Amici della Ferrovia della Valmorea. Sinora sono state raccolte 1’178 firme, molte delle quali arrivate dal Ticino. La raccolta delle firme avviene sulla piattaforma Change.org. L’obiettivo ha uno scopo molto preciso: dare sostegno al progetto già redatto dall’associazione, da anni in campo per il rilancio della ferrovia insubrica, che sarà presentato a Regione Lombardia, il cui consiglio regionale nel dicembre 2020 aveva approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere comasco del Pd Angelo Orsenigo “per il rilancio della linea ferroviaria della Valmorea a favore di turismo, lavoro e territorio”.

Treni a idrogeno?

Si torna dunque a parlare del treno nella valle del Lanza, non solo come un servizio turistico ma anche come trasporto a idrogeno (ipotesi forse avveniristica, ma non troppo visto che in Valmaconica, nel Bresciano, nel 2023 viaggeranno i primi treni a idrogeno) per frontalieri e studenti, in quanto la ‘Valmorea’ unirebbe tre grandi università, quali quelle di Mendrisio, Varese e Castellanza. C’è da ricordare che nel 2018 la Regione Lombardia per la messa in sicurezza e la riattivazione della linea della Valmorea aveva stanziato un milione di euro. Ancora, però, dalle parole non si è passati ai fatti. Fra i lavori che, dopo la stanziamento di un milione di euro, erano stati previsti c’era un passaggio a livello a Valmorea, il ripristino della tratta tra Cantello e Cagno e la sistemazione in più punti delle traversine. A Stabio era previsto l’interscambio con la nuova linea ferroviaria transfrontaliera Arcisate-Stabio. Ma non si è fatto niente. Ecco, quindi, la petizione.

Inaugurata nel 1926, poi decenni di chiusura e la riconversione al turismo

Inaugurata il 28 giugno 1926 e dismessa nel 1928, la linea collegava Castellanza a Mendrisio, attraverso la valle del Lanza, per entrare in Ticino attraverso il cancello doganale di Santa Margherita di Stabio. Nel 2013 sulla spinta del Club ticinese del San Gottardo e di associazioni comasche era stato proposto il recupero della linea su sedime di proprietà delle Ferrovie Nord Milano. Dal 1995 al 2014 ha viaggiato per fini turistici un convoglio speciale con composizione formata da una locomotiva a vapore E3/3 delle Ferrovie federali svizzere, tre carrozze passeggeri della Gotthardbahn, anch’esse d’epoca e un carro merci chiuso Ke. Nel 2014 le corse turistiche da Mendrisio a Malnate erano state sospese in quanto interferivano con i lavori della Arcisate-Stabio.