Pochi sconti dalla Corte delle Assise criminali di Locarno. Inflitta una pena durissima al germanico che strangolò la 22enne inglese
Diciotto anni per omicidio intenzionale «di livello elevato, prossimo all’assassinio». Più 12 anni di espulsione dalla Svizzera, «che avranno effetto dopo la scarcerazione, quando i figli saranno maggiorenni».
È l’entità della pena inflitta pochi minuti fa dalle Assise criminali di Locarno nei confronti del 32enne germanico che il 9 aprile 2019, ha stabilito la Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani, uccise per strangolamento la compagna 22enne di nazionalità inglese nella stanza 501 dell’albergo La Palma au Lac.
Non ci fu dunque nessun gioco erotico finito male, come sostenuto dall’imputato, ma soltanto un violento litigio causato dal fatto che lei voleva lasciarlo (anche senza un soldo); litigio al culmine del quale l’uomo perse la testa, afferrò il collo della ragazza e strinse. Per la Corte, «la colpa è di grado molto elevato: ha voluto sopprimere la vita di una giovane donna che gli aveva dato amore, soldi e benessere. Una morte da strangolamento non è istantanea: chi la causa ha tutto il tempo di vedere cosa sta succedendo, vede la vittima soffocare ma non si ferma», ha detto Ermani.
Con il volto livido, l’uomo è stato riaccompagnato in carcere, dove sarà recluso in regime di sicurezza.