Le analisi delle acque hanno confermato il problema e l'impossibilità di balneazione. Le altre località lacustri sono invece a norma.
Continua a sventolare la bandiera rossa al Lido di Porto Ceresio. Le ultime analisi di laboratorio, eseguite nei giorni scorsi dagli esperti dell'Ats Insubria di Varese, hanno accertato che le acque del lago di Lugano continuano a essere inquinate, per cui giudicate non balneabili. Una delusione per residenti e turisti che dopo le chiusure delle frontiere a causa della pandemia sono tornati a frequentare i comuni lacustri del Ceresio lombardo, sia quelli varesini che comaschi, in primis Porlezza, che in fatto di presenze turistiche si sta confermando la seconda in provincia di Como, alle spalle del capoluogo lariano. Sul versante varesino le acque del lido Montelugo a Brusimpiano si sono confermate eccellenti, sufficienti invece quelle del lido Ponte Tresa a Lavena Ponte Tresa. Tutte eccellenti anche le acque di Campione d'Italia, Valsolda, Porlezza e Claino con Osteno. I risultati del monitoraggio condotto da Ats Insubria hanno sostanzialmente confermato il bilancio della “Goletta dei laghi” di Legambiente, che a Porto Ceresio aveva indagato i parametri microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli). Ancora una volta “fortemente inquinati” i punti della Foce del torrente Vallone e della Foce del Rio Bolletta, corsi d'acqua che si immettono nel lago di Lugano. '«Abbiamo ancora questa problematicità, è vero, ma nel resto del lago c’è un miglioramento oggettivo dovuto agli interventi che negli ultimi anni i comuni hanno fatto per il risanamento», ha spiegato Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa, nonchè presidente dell'Autorità di bacino dei laghi di Lugano, Ghirla e Piano. E per Mastromarino miglioramenti sono attesi, considerato che sono in corso interventi importanti, soprattutto sulle reti fognarie di Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa e Porto Ceresio. Nei tre comuni lacustri sono aperti cantieri per 8 milioni di euro sia con progetti del Patto per la Lombardia sia in ambito del programma Interreg Italia-Svizzera.