Sulla scorta dell'opera d'arte sul Lago d'Iseo di Christo e Jeanne-Claude, alcuni imprenditori lanciano la proposta che vede contrarie le associazioni per l'ambiente
"Venga fermato il progetto della passerella galleggiante tra l'Isola Bella e l'Isola Pescatori, nel golfo Borromeo sul Lago Maggiore". È quanto chiedono con una lettera aperta alcune associazioni guidate da Legambiente che nei giorni scorsi hanno inviato al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, chiamato a decidere sulla richiesta di alcuni imprenditori guidati da Antonio Zacchera, proprietario di hotel a cinque stelle di Stresa, di realizzare una passerella sul Lago Maggiore, sull'esempio del progetto artistico (la passerella sul Lago d'Iseo) dei coniugi statunitensi Christo Javašev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon, nel frattempo defunti entrambi.
Un'opera quella realizzata nel 2016 che dal 18 giugno al 3 luglio con 1,2 milioni di visitatori era risultata l'opera d'arte contemporanea più visitata al mondo. "Un'opera di tale genere incentiverebbe il turismo giornaliero 'mordi e fuggi' – scrivono nella loro lettera le associazione contrarie alla passerella –. I nostri laghi non hanno bisogno di turismo di massa, ma di viaggiatori attenti e scrupolosi che rispettino il territorio. Il valore aggiunto dei nostri laghi sono l’ambiente, la cultura, le ville, i giardini e lo stesso paesaggio lacustre, non certo passerelle da luna park".
La lettera è stata condivisa dalla sezione di Novara d'Italia Nostra, Legambiente "Il Brutto Anatroccolo" di Verbania e Legambiente "Gli amici del lago" Sud Verbano e Cusio. "Terre così limitate e fragili, quali sono quelle delle due piccole isole, possano sostenere nuove pressioni turistiche richiamate da una realizzazione finalizzata proprio a questi intenti? – si domandano le associazioni –. A noi pare che da parte degli ideatori sia mancata qualsiasi valutazione sugli effetti negativi che l’attuazione del progetto avrebbe sotto il profilo della sostenibilità della pressione antropica".
Anche il sindaco di Stresa Marcello Severino sembra nutrire perplessità, sollevate recentemente, come la "gestione di considerevoli flussi di persone sulle isole" e la necessità di "approfondimenti in merito alla sicurezza, all'impatto ambientale, alla stabilità della struttura e alla gestione delle aree a parcheggio in città".