Progetto che parte da impulsi privati per rilanciare il turismo sulla parte italiana del Lago Maggiore
Quattrocentomila nuovi turisti sul Lago Maggiore, parte italiana, in grado di generare nell'arco di sei anni un indotto di 26 milioni di euro. Questo grazie a una passerella lunga 400 metri e larga 5, a basso impatto ambientale ma ad alto ritorno d'immagine. Un collegamento galleggiante tra le isole Bella e dei Pescatori passando dallo scoglio Malghera, ispirandosi all'installazione artistica di Christo, artista bulgaro, uno dei maggior ispiratori della Land art: una rete di pontili aperti al pubblico sul lago d'Iseo, che nel 2016 richiamò milioni di persone.
La passerella tra le isole sul Verbano è parte integrante del progetto “Lago Maggiore light bridge”, pensato da Antonio Zacchera, proprietario di alcuni grandi alberghi della sponda piemontese: “Prima della pandemia si erano stabilizzate sui 3 milioni le presenze sui laghi, senza grosse crescite. Nel 2020 il crollo del 70 per cento del fatturato e nel primo trimestre 2021 i flussi turistici si sono azzerati. Dobbiamo ricominciare proponendo qualcosa di competitivo”. Ecco, quindi, l'idea di una passerella galleggiante in grado di collegare le Isole Borromeo. Idea messa nero su bianco in pochi giorni per poter partecipare alla corsa per i fondi del Recovery plan. Zacchera lunedì ha presentato il progetto al presidente della Regione Cirio: “Mi è parso entusiasta”. Costo del progetto: meno di novecento mila euro, spese promozionali comprese.