Confine

Lago Verbano, tornano a ‘sparire’ i motori delle imbarcazioni

A essere prese di mira soprattutto quelle dei turisti. I furti avvengono nottetempo, fra cui uno a Brissago lo scorso fine settimana

Fanno gola i motori delle imbarcazioni (foto archivio Ti-Press)
27 luglio 2021
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Puntuale come un orologio svizzero ecco riproporsi anche quest'anno la piaga dei furti di motori dalle imbarcazioni dei turisti, spesso stranieri, fatti sparire nottetempo. Un fenomeno che sul lago Maggiore non conosce confine, come è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi a Brissago, in Canton Ticino, dove è stato rubato un gommone lungo nove metri, dotato di due motori Mercury Verado 300 Hpl, del valore di 35mila euro l'uno. I razziatori di motori hanno portato l'imbarcazione in Italia, per poi abbandonarla alla deriva (senza i due motori) a Caldè, nel comune rivierasco di Castelveccana.

Un episodio analogo si era verificato qualche notte prima a Cannobio, sulla sponda piemontese del Verbano. Qui i ladri hanno preso di mira una imbarcazione, lunga quasi sei metri, per impossessarsi di un motore fuoribordo di 40 cavalli del valore di seimila euro. L'imbarcazione alla deriva, e ovviamente senza motore, è stata trovata non lontano del lungolago di Maccagno con Pino e Veddasca. Il proprietario dell'imbarcazione, un turista svizzero residente a Zurigo in vacanza a Cannobio, non si era ancora accorto del furto.

Il fatto che anche questa imbarcazione spogliata del motore sia stata trovata a Maccagno, poco distante da Castelveccana, induce i carabinieri di Luino a ipotizzare che sulla sponda lombarda del Verbano possa esserci la base operativa dei razziatori della notte.

Per prevenire la razzia di motori, i titolari dei cantieri nautici del Verbano stanno studiano azioni condivise nella speranza di limitari i danni causati dai continui furti che prendono di mira soprattutto le imbarcazione ormeggiate al largo, alle boe galleggianti. Un tipo di attracco preferito dai ladri in quanto possono operare lontano dagli occhi delle eventuali videocamere posizionate nelle aree portuali. A loro volta i carabinieri di Luino hanno da tempo attivato dei controlli con motovedetta ma anche nella fascia litoranea.