Confine

Camion radioattivo, colpa di un vecchio parafulmine

Sul mezzo pesante c'era materiale edile proveniente dalla demolizione di un edificio in un comune del Mendrisiotto. Nessun pericolo per la popolazione

archivio Ti-Press
25 marzo 2021
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Emergono nuovi particolari sul camion che la scorsa settimana negli spazi doganali di Brogeda al controllo radiometrico era risultato radioattivo. Da qui quindi la decisione, presa dai funzionari italiani dell'Agenzia delle dogane di Ponte Chiasso, di respingerlo. Secondo quando si è appreso, a bordo del camion c'era materiale edile proveniente dalla demolizione di un vecchio edificio in un comune del Mendrisiotto. Materiale edile che era destinato a una cava del comasco. Come sempre nel caso di mezzi che trasportano materiale ferroso il camion è stato sottoposto al controllo degli specialisti che si occupano del rilevamento dei livelli di radioattività che in questo caso sarebbe dipesa dalla presenza di un vecchio parafulmine, risalente agli anni Cinquanta dello scorso secolo, coibentato con materiale radioattivo per renderlo più efficace. La radioattività riscontrata in nessun caso era pericolosa per la popolazione.

A due metri dal cassone in cui, assieme ai detriti, c'era il parafulmine le radiazione era completamente innocue. La decisione di respingerlo è stata presa per motivi precauzionali, così come prevede la normativa, stabilita a seguito dell'accordo, di qualche anno fa, tra il Consiglio di Stato del Canton Ticino e Regione Lombardia, sul traffico del materiale edile proveniente dalla demolizione di vecchi edifici. Per quanto è dato sapere sarebbe in corso la bonifica del carico. Una volta terminati i controlli al camion sarà dato il via libera per raggiungere la cava comasca in cui era destinato.

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