Confine

A Como nascerà Largo don Roberto Malgesini

La proposta è stata formulata dal Vescovo. Nel punto dove il sacerdote è stato ucciso verrà posizionata una croce

Era il 15 settembre dell'anno scorso (archivio Ti-Press)
19 febbraio 2021
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Una croce, realizzata da un artista, da collocare nel punto dove è stato ucciso don Roberto Malgesini e intitolare al sacerdote dell’area immediatamente davanti alla chiesa di San Rocco (senza cambiare la toponomastica attuale intorno). Queste le opere e i gesti concreti che tributeranno al prete martire la città, la Diocesi e il Comune di Como. La proposta è stata avanzata da monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como. Il prelato ha inviato una lettera che il sindaco Mario Landriscina ha letto in occasione dell'ultima seduta del Consiglio comunale: “Posso suggerire una semplice proposta che lei vaglierà con i suoi collaboratori. Nasce da una constatazione: don Roberto si vergognerebbe di una via a lui dedicata, tanto era schivo e lontano dalla ricerca di riconoscimenti pubblici, tanto più se sapesse che si sostituisse il suo nome a quello di qualche personaggio illustre della storia locale e nazionale. Ritengo più opportuno, che senza cambiare la toponomastica del punto in cui è stato ucciso, cioè il piazzale San Rocco, si possa dedicare a don Roberto solamente l’ultima parte della piazza stessa immediatamente prospiciente la chiesa di San Rocco intitolandola come Largo don Roberto Malgesini”.

Nella proposta inviata al sindaco, inoltre si afferma anche che “sarebbe auspicabile ottenere le autorizzazioni per poter stabilire una croce fissa proprio nel luogo esatto dove don Roberto ha sacrificato la sua vita. Sarebbe un punto significativo per permettere la sosta di persone che volessero fare memoria di don Roberto e lì pregare alla luce del suo sacrificio”. Dal canto suo il sindaco ha affermato che “i contenuti di questa sobria ma molto significativa nota debbano essere attentamente valutati e annuncio la mia totale disponibilità alla realizzazione di quanto proposto. Ringrazio i capigruppo per il loro assenso”.  La proposta di monsignor Cantoni ha trovato tutti d'accordo.