La sorpresa a bordo di un'auto di grossa cilindrata al valico di confine di Piaggio Valmara-Brissago
Incredibile ma vero: dichiara in dogana un singolare compagno di viaggio, un pitone reale, ma si dimentica che a bordo della propria autovettura c’è anche un pericoloso ragno nero. È accaduto alla dogana di Piaggio Valmara-Brissago. Protagonista un automobilista che entrava in Italia al volante di un’autovettura di grossa cilindrata proveniente dalla Svizzera. Alla domanda di rito se aveva qualcosa da dichiarare ha risposto: “Sì, un pitone”. Lì per lì i doganieri e la guardia di finanza hanno pensato che stesse scherzando. Era invece vero. Il pitone nero era custodito in una teca nel bagagliaio dell’autovettura. I funzionari hanno quindi chiesto l’intervento dei Carabinieri forestali di Torino per capire se il pitone nero fosse pericoloso e se rientrasse tra le specie protette della convenzione internazionale Cites. Sulla pericolosità nessun dubbio, su tutto il resto gli accertamenti hanno appurato che il grosso serpente era di proprietà dell’uomo e che era tutto regolare. Solo che l’atteggiamento dell’automobilista ha insospettito funzionari di dogana e finanzieri. Questi hanno perquisito l’autovettura trovando nascosto un ragno nero brasiliano, una specie considerata altamente pericolosa e quindi vietata da importare, esportare e commercializzare perché rischiosa per l’incolumità pubblica. Il ragno nero brasiliano è stato così posto sotto sequestro. L’uomo è stato denunciato alla Procura di Verbania che dovrà valutare la sua posizione.