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A Como via ai preparativi per l'ultima fase delle paratie

L'operazione costerà 16 milioni di euro. Intanto, il lago 'scende' per il troppo caldo e la scarsità di piogge

Posata una grande piattaforma
9 agosto 2020
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Il livello del lago di Como in questi giorni è talmente basso (è attorno allo zero idrometrico di Malgrate) che hanno faticato parecchio i tecnici a posare di fronte al lungolago la grande piattaforma galleggiante che verrà utilizzata per spostare mezzi e macchinari sul cantiere delle paratie.  Difficoltà che sembrano dare ragione a coloro che sostengono l'inutilità dell'opera, considerato come, stando agli esperti, i rischi di esondazioni sono ridotte a zero con il cambiamento climatico degli ultimi anni.

Non altrettanto si può dire per i costi, destinati a superare i 50 milioni di euro. Una somma enorme, in gran parte buttata alle ortiche: prima dello stop dei lavori sette anni orsono sono stati spesi 35 milioni di euro. Sedici milioni di euro, invece, il costo di questa ultima fase (l'ultima, forse). Da un paio di settimane un gruppo di operai sono al lavoro di fronte a Sant’Agostino, mentre a giorni sono attese altre squadre per procedere al taglio di alcuni alberi presenti nell’area di cantiere, che verranno ripiantati al termine.

Nel frattempo, la cordata di società che si è aggiudicata l’appalto sta misurando tutto al millimetro per predisporre un accurato resoconto dello stato dei luoghi, ma soprattutto si stanno compiendo ispezioni sulla passeggiata e gli edifici del lungolago. Uno studio per evitare quanto accaduto otto anni orsono, quando nel pieno dei lavori profonde crepe iniziarono a deturpare i marciapiedi e le facciate degli hotel. I lavori di scavo e la posa delle prime paratie era stata sufficiente per mandare fuori asse il terreno della passeggiata, almeno così avevano sostenuto le perizie dei geologi, costringendo Palazzo Cernezzi a fermare i lavori.