Confine

Valichi, Regione Lombardia chiede un piano di riapertura

Lettera al presidente del Gran Consiglio Claudio Franscella. Si fa appello alla collaborazione transfrontaliera

Riaprono le attività, tornano le colonne (Ti-Press)
28 aprile 2020
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Aumentano gli appelli a qualsiasi livello, all'elenco si è aggiunto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per sbloccare la situazione dei valichi chiusi, con conseguenze pesantissime per i frontalieri, soprattutto dopo che in Ticino sono riprese molte attività. Nelle ultime ore, presidente e vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi e Francesca Brianza, hanno inviato una lunga lettera al presidente del Gran Consiglio ticinese Claudio Franscella. “In virtù dei positivi rapporti di lavoro e delle numerose occasioni di collaborazione transfrontaliera, con la presente desideriamo portare alla Vostra attenzione la delicata situazione che si sta verificando in questi giorni lungo le tratte stradali a ridosso dei confini italo-svizzeri – scrivono Fermi e Brianza –. Una conseguenza che si sta riscontrando in seguito alla riapertura delle molteplici attività economiche che insistono sul Vostro territorio. A fronte della chiusura dei valichi secondari – approntata al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini in ordine all’emergenza sanitaria in corso – i numerosi frontalieri, che ogni giorno superano i confini attraverso le dogane rimaste aperte, sono costretti ad affrontare lunghissime code”.

“Una situazione – sottolinea l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo – che comporta notevoli disagi non solo per gli automobilisti in transito, ma anche per i residenti dei Comuni di frontiera interessati dal passaggio dei mezzi. La limitazione degli spostamenti transfrontalieri, che sta già creando notevoli problemi viabilistici e ambientali, comporterà ancora maggiori criticità a seguito dei graduali allentamenti al lockdown previsti per le prossime settimane. Pur consapevoli della delicata situazione esistente, nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 attualmente in vigore, vi chiediamo di valutare un piano per la riapertura dei valichi secondari tra Canton Ticino e Regione Lombardia, che faccia convergere il diritto alla salute pubblica con quello al lavoro”.

La lettera di Fermi e Brianza fa seguito anche a una Risoluzione approvata lo scorso 21 aprile in cui si sollecitava, tra l’altro, la temporanea sospensione della 'tassa di collegamento' recentemente ristabilita dal Tribunale svizzero. “Auspichiamo che si possa tenere quanto prima un incontro tra le istituzioni lombarde e ticinesi per approfondire meglio le situazioni e gli argomenti di maggiore attualità che interessano i nostri territori, così da trovare soluzioni utili e condivise nell’interesse soprattutto di lavoratori e cittadini frontalieri e dei Comuni di confine”.