È quanto registrato alla casa di riposo Camelie. Due settimane fa il primo caso di positività a coronavirus nella struttura
Dodici decessi in due giorni alla casa di riposo Camelie di Como. A conferma che le case per anziani rappresentano uno dei fronti più a rischio in questa emergenza. E dopo la notizia che segnalava la presenza di 45 pazienti positivi nella struttura Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano, alla periferia di Como ecco che anche in città la situazione si fa sempre più complicata. “Purtroppo alle Camelie, dopo il primo caso di due settimane fa di un anziano positivo che è poi mancato, ci sono stati altri 12 decessi”. A parlare è il presidente della Fondazione Ca’ d’Industria, Gianmarco Beccalli, che a Como gestisce quattro strutture. “Ma la cosa più preoccupante – dice – è che non sappiamo se sono deceduti per Coronavirus o per altre patologie. A nessuno è infatti stato possibile fare il tampone, vista la scarsa disponibilità e il fatto che non avevano sintomi certi”. La casa di riposto Camelie ospita 120 anziani, ciò significa che i tredici decessi hanno superato il 10 per cento. Il personale alle Camelie così come in tutte le case di riposo è costantemente monitorato.