Accordo fra i sindaci: da Ghiffa si parte con le opere preparatorie, che saranno seguite dalla vera e propria messa in sicurezza dopo la frana del 2017
Sono iniziati i lavori di pulizia e disgaggio dei pendii a Ghiffa, che precedono quelli per la definitiva messa in sicurezza della statale del Lago Maggiore, trafficatissima strada internazionale che collega il Verbano Cusio Ossola al Ticino. Le prime operazioni non sono state eccessivamente sottolineate in rispetto della memoria del motociclista ticinese morto sotto la tragica frana del 18 marzo 2017.
Parliamo oggi di 80 interventi su 14 punti in cui gli studiosi hanno rilevato un elevato rischio di smottamenti. Lavori che sin qui non hanno causato grandi disagi, anche perché il senso unico alternato viene istituito solo per le ore con minor traffico. Insomma, l’Anas ha tenuto conto del fatto che la litoranea occidentale del Verbano è un collegamento importantissimo per i frontalieri.
La decisione di porre mano ai lavori di pulizia e disgaggio dei pendii, anche da parte dei proprietari dei boschi che sovrastano la statale 34, è stata presa nel corso di un incontro tenutosi qualche settimana fa in Municipio a Verbania, alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture della regione Piemonte, Marco Gabusi e dei sindaci dei Comuni interessati: Verbania, Ghiffa, Oggebbio, Cannero e Cannobio. Fra le decisioni prese c’è quella che d’ora in poi sarà il Comune di Verbania in cabina di regia, come soggetto attuatore dei lavori. A questo proposito il sindaco Silvia Marchionini ha commentato: «È una responsabilità che abbiamo assunto per due motivi: innanzitutto disponiamo della struttura tecnico-amministrativa per seguire interventi complessi come questo, poi perché crediamo che questo asse viario sia strategico per la nostra città, oltre che per l’intero territorio, per i frontalieri e per il futuro turistico del Lago Maggiore». Secondo Marco Gabusi «l’accordo condiviso con i sindaci è importante in quanto ci permette di spendere rapidamente questi soldi (25 milioni di euro che il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha assegnato alla Regione Piemonte, ndr). Solo poche settimane fa il percorso sembrava pieno di insidie. Il buonsenso dei sindaci ha aperto la strada ai primi lavori». L’attenzione a questo punto si sposta su quando, finalmente, saranno aperti i cantieri per la realizzazione delle prime due gallerie paramassi (su 4), entrambe nel territorio di Cannobio. Anche se sono già a disposizione le risorse finanziarie, 35 milioni di euro, ancora non è possibile fare previsioni su quando i cantieri saranno aperti, in quanto siamo ancora nella fase della progettazione definitiva. Una previsione di massima indica nel 2021 l’anno in cui (forse) inizieranno i lavori, destinati a durare un paio di anni.