Ma slitta a luglio il progetto definitivo per la messa in sicurezza da Re al confine di Stato di Ponte Ribellasca
Qualcosa (forse) si muove per la messa in sicurezza della statale 337 della Valle Vigezzo dal Comune di Re al confine di Stato di Ponte Ribellasca, dove il 1° aprile, giorno di Pasqua dello scorso anno, una enorme fra si è portato via due coniugi locarnesi, schiacciati dai massi mentre a bordo della loro autovettura viaggiavano in direzione del Santuario della Madonna del Sangue.
Ma le notizie da Roma non sono solo positive: il progetto definitivo e la relativa approvazione in linea tecnica da parte dell’Anas, attese per la fine del 2018, sono ora previste entro il mese di luglio di quest’anno. Lo si è appreso in Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati, che ha discusso una interrogazione presentata dal parlamentare del Vco Enrico Borghi (Pd). All’interrogazione dell’esponente piddino ha risposo il vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi (Lega). Confermata la disponibilità di 70 milioni di euro, stanziati cinque anni fa e sino ad ora rimasta in cassa, il rappresentante del Governo ha assicurato «l’appaltabilità dei lavori entro la fine di quest’anno» e quindi l’apertura dei cantieri nel primo trimestre del 2020.
Inoltre, il vice ministro alle Infrastrutture ha riferito che Anas, successivamente alla frana del 1° aprile 2018, si è attivata per l’affidamento di un accordo quadro per interventi di stabilizzazione dei versanti e installazione di barriere paramassi a ridosso della statale 337, per un importo complessivo di 10 milioni di euro. Ciò significa che questa prima fase di lavoro potrebbe iniziare fra due o tre mesi. Il commento di Enrico Borghi: «La prima notizia positiva è rappresentata dal fatto che i 70 milioni di euro destinati a finanziare i lavori lungo la statale della Valle Vigezzo non sono spariti. A questo punto è indispensabile tenere alta l’attenzione affinchè il nuovo cronoprogramma venga rispettato. È quindi essenziale coinvolgere i sindaci della Valle Vigezzo».
Da parte sua, la Prefettura del Vco ha manifestato la disponibilità a convocare una riunione con tutti gli enti coinvolti nella statale della Valle Vigezzo.