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Buon compleanno Keanu

Un ritratto dell’attore canadese (nato in Libano) Keanu Reeves in occasione dei suoi sessant'anni

È il giorno del suo compleanno
(Keystone)
2 settembre 2024
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Nel cinema, più ancora che nel teatro, siamo soliti associare gli attori ai personaggi che li hanno resi popolari. Abbiniamo Sean Connery a James Bond, Robin Williams al professore de ‘L’attimo fuggente’, Sylvester Stallone a Rocky Balboa, Tom Cruise a Maverick, e Keanu Reeves a Neo, il protagonista di ‘Matrix’, saga cinematografica creata nel 1999 dai fratelli Andy e Larry Wachowski che ha lasciato una traccia indelebile nell’immaginario a cavallo fra i due millenni. Guardando indietro, ci riuscirebbe assai difficile, per non dire impossibile, immaginare un altro attore nei panni di Neo. Eppure, prima di scegliere Keanu Reeves i registi considerarono, in successione, Brandon Lee, Johnny Depp, e Will Smith, che per motivi diversi non vollero, o non poterono, accettare.

Oggi Keanu Reeves compie 60 anni, e la sua lunga e prolifica carriera lo rende uno degli attori più intelligenti e versatili del cinema contemporaneo. Per illustrare la versatilità dell’attore canadese non sceglierei, però, necessariamente ‘Matrix’, ma due film che presentano due personaggi agli antipodi che, per ragioni diverse, associo al mio lavoro di insegnante: ‘John Wick’ e ‘Piccolo Buddha’. Qualche mese fa, durante una di quelle digressioni che ogni tanto mi concedo in classe, per motivi che ora mi sfuggono menzionai Keanu Reeves a degli allievi delle medie. Per evitare l’imbarazzo di un riferimento che, fra i volti inespressivi degli alunni, rimane sospeso in un desolante silenzio, aggiunsi, fiducioso: «Conoscete John Wick, vero?». Quasi all’istante vidi un repentino accendersi di volti, un istantaneo formarsi di sorrisi, uno sgorgare di battute dette fra i denti, sguardi di intesa che rinsaldavano interessi comuni. Dunque, non c’erano dubbi: molti, quasi tutti, conoscevano John Wick, l’iperattivo pistolero protagonista dell’omonimo film diretto da Chad Stahelski e interpretato, guarda a caso, proprio da Keanu Reeves.

Come insegnante, a volte mi capita di mostrare dei film: alcuni vengono accolti positivamente, e può succedere quindi di riproporli. Non ho mai pensato di mostrare ‘John Wick’, ma mi piacerebbe molto proporre ‘Piccolo Buddha’ di Bernardo Bertolucci, in cui Keanu Reeves veste i panni di Siddharta, ovvero il Buddha in persona. Film sicuramente educativo ma, invero, per nulla scontato per una fascia di età, quella preadolescenziale, che spesso non dispone ancora della necessaria esperienza di vita per coglierne al meglio le sfumature. Se però l’insegnante dispone di un modo accattivante per introdurre il film, allora si possono aggirare alcune difficoltà.

Quindi, se un giorno decidessi di proporre il film di Bertolucci, perché non dire che il personaggio principale di ‘Piccolo Buddha’ è interpretato dalla stessa persona che incarna John Wick? E che quindi, in fondo, il Buddha è un po’ come John Wick, e John Wick è un po’ come il Buddha? E se una velatura di confusione, alimentata dall’intreccio semantico fra persona e personaggio, dovesse aleggiare nell’aria, questa si rivelerebbe oltremodo efficace a creare l’atmosfera per lanciare il film. Il potenziale equivoco fra persona e personaggio (persona in latino, e in greco prosōpōn, significano maschera, e ci riportano al connubio fra recitazione e vita) si presta, inoltre, per forgiare un koan: una domanda o affermazione enigmatica che, nel buddhismo zen, aiuta a superare una comprensione duale o troppo schematica della realtà.

Cosa hanno in comune il Buddha e John Wick? La domanda obbliga a far dialogare gli opposti, a far lavorare i contrari. Senza neanche farlo apposta, il fatto che il Buddha di Bertolucci e il John Wick di Chad Stahelski siano interpretati dallo stesso attore offre, dunque, una lezione in perfetto stile buddhista: che il reale è fatto di contrasti. E che gli opposti non si escludono, ma convivono. Chi l’avrebbe mai detto che, da un’allusione un po’ fortuita a Keanu Reeves, sarei arrivato a tanto? Ecco perché, se dovessi scegliere oggi due personaggi che illustrano il talento e la versatilità di Keanu Reeves, sceglierei il Buddha e John Wick.