In gara Coppola, Cronenberg, Audiard, Lanthimos, Sorrentino e l'iraniano Abbasi su un giovane Donald Trump
“È un onore che venga a presentare il suo film a Cannes”, ha esultato il delegato generale del Festival, Thierry Frémaux, rivolgendosi alla platea di giornalisti francesi e internazionali convocati questa mattina al cinema Ugc-Normandie di Parigi, per l'annuncio della selezione ufficiale del 77esimo Festival di Cannes. Frémaux parla di Francis Ford Coppola, 85 anni, che si aggiudicò la sua prima Palma d'oro quasi mezzo secolo fa e che torna in lizza per la terza con ‘Megalopolis’, produzione da 100 milioni di euro con Adam Driver, Jon Voight, Laurence Fishburne, Shia LaBeouf e Dustin Hoffman.
In concorso, nell'edizione che si apre il prossimo 14 maggio, ci sono altri mostri sacri del grande schermo: il canadese David Cronenberg, per esempio, con ‘The Shrouds’ (I sudari), con Diane Kruger e Vincent Cassel. Dopo ‘American Gigolo’, il regista Paul Schrader ritrova Richard Gere (con Uma Thurman e l'emergente Jacob Elordi) per ‘Oh, Canada’. In gara anche ‘The Apprentice’ dell'iraniano Ali Abbasi, su un giovane Donald Trump. ‘Parthenope’, di Paolo Sorrentino, è l'unico film italiano in Concorso, ma l'Italia è anche in ‘Marcello mio’, di Christophe Honoré, film che ruota intorno alla figura di Marcello Mastroianni, amatissimo in Francia, di cui quest'anno si celebrano i cento anni dalla nascita. Nel cast, la figlia, Chiara Mastroianni, e l'ex moglie Catherine Deneuve.
Attesa al Palais des Festivals anche la premio Oscar Emma Stone, ancora diretta (è la sesta volta) da Yorgos Lanthimos, questa volta in ‘Kinds of Kindness’. Presidente della giuria sarà la regista di Barbie, Greta Gerwig mentre George Lucas, il 79enne padre di ‘Star Wars’, riceverà una già annunciata Palma d'oro alla carriera durante la cerimonia di chiusura, il 25 maggio. Kevin Costner, di ritorno al western, partecipa fuori competizione, come anche ‘Furiosa’, nuovo episodio di Mad Max di George Miller. Il festival si apre con la surreale commedia di Quentin Dupieux in quattro atti ‘The Second Act’ (Le Deuxième Acte), con Lea Seydoux, Louis Garrel e Vincent Lindon.