Per l'amministrazione di Malfa, l'edificio è abusivo in quanto sorge in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Ma per i giudici è un bene culturale
I giudici delle sezioni unite del Consiglio di Giustizia Amministrativa, ovvero l'organo di ultima istanza per i ricorsi amministrativi in Sicilia, hanno sospeso l'ordine di demolizione del comune di Malfa, nell'isola di Salina, sulla casa de ‘Il postino’, resa celebre dal film con Massimo Troisi e Philippe Noiret. Secondo i giudici è lecito attendersi in futuro la tutela del bene per il suo alto valore culturale e artistico.
A rivolgersi ai giudici amministrativi il proprietario dell'immobile, che ha ricevuto l'ordine di demolizione dall'amministrazione comunale che ha dichiarato abusivo l'immobile perché costruito in area sottoposta a vincolo paesaggistico, entro il limite dei 150 metri dalla battigia. L'ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione siciliana non ha concesso la sospensiva.
I giudici di appello hanno rilevato che il proprietario ha chiesto alla sovrintendenza ai beni culturali, all'assessorato e alla commissione speciale della Regione di dichiarare l'interesse culturale e paesaggistico del bene. In effetti, si legge nel provvedimento scritto dal giudice, "la "Casa del postino" risulta già iscritta nella carta dei luoghi dell'identità e della memoria della Regione siciliana e nel 2000 la stessa Regione ha assunto precisi impegni nei confronti dell'Unesco per la valorizzazione dell'immobile. Il parere del Cga è vincolante. Ciò significa che la presidenza della Regione può solo adeguarsi.