Venerdì 29 settembre a Lugano, con lo spettacolo della spagnola Alessandra García, si apre il Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea
‘Mujer en cinta de correr sobre fondo negro’ è lo spettacolo che venerdì 29 settembre alle 20.30 al Teatro Foce apre il Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea (Fit). Protagonista è Alessandra García, artista di Malaga che compie una radiografia dei quartieri umili di qualsiasi città. La performer, correndo su un tapis roulant, porta in scena la vita di strada.
Nel corso della sua prima settimana, il Fit è attraversato dalle repliche di ‘Je suisse (or not)’ di Camilla Parini (dal 29 settembre all'8 ottobre, in orari diversi), performance per uno spettatore alla volta che si svolge al Turba di Lugano. Per il terzo anno consecutivo, il Fit ospita gli appuntamenti di Tib meets Fit 3.0; da venerdì 29 settembre a sabato 7 ottobre, dalle 11 alle 19.30, e domenica 8 ottobre all’alba alla Torretta Enderlin del Parco Tassino, i membri di Ticino is Burning – Francesca Sproccati, Simon Waldvogel, Camilla Parini, Elena Boillat, vincitori del Premio Svizzero delle Arti Sceniche 2022 – inviteranno i cittadini a partecipare a una chiamata pubblica in cui condividere idee e vissuti sugli spazi per la cultura della città.
Sabato 30 settembre (doppia replica alle 16.30 e alle 19, Teatrostudio Lac), il Fit ospita ‘Il disperato’, lavoro di Marleen Scholten della compagnia Wunderbaum, incentrato sulla storia di una famiglia come tante altre, che si trova a dover affrontare difficoltà economiche. In serata, alle 20.30 sul palco del Lac, gli artisti svizzeri Charlotte Dumartheray & Kiyan Khoshoie sono i protagonisti di ‘Kick Ball Change’, metafora danzata dei rapporti umani.
Il primo fine settimana del festival si chiude domenica primo ottobre con un doppio appuntamento: dalle 11, il Cinema Iride ospita ‘What are you working on?’, open call organizzata da artlink con l'obiettivo di sostenere videoartisti/e e registi/e che lavorano in zone di guerra, in condizioni di vita difficili e pericolose, per dar loro la possibilità di continuare a creare e condividere opere con un pubblico internazionale. La mattinata propone i cortometraggi di sette artisti originari di Myanmar, Siria, Ucraina, Libia. Alle 20.30, sul palco della Sala Teatro del Lac, torna Tabea Martin con ‘Demain est annulé’, lavoro in cui l’artista svizzera si interroga sulle rivoluzioni come punti di svolta nella storia (programma completo su www.fitfestival.ch).