L'attrice, ora presentatrice, voleva tornare in onda senza sceneggiatori. Aveva scatenato i commenti indignati dei sindacati
Drew Barrymore fa marcia indietro. Ancora. L'attrice non tornerà in onda con il suo talk show quotidiano finché il sindacato degli sceneggiatori non troverà un accordo con gli Studios e revocherà lo sciopero che paralizza Hollywood da inizio maggio. Si tratta dell'ennesimo ripensamento dell'attrice convertita a presentatrice di successo.
Il 5 maggio, con il suo forfait, aveva fatto saltare la cerimonia degli Mtv Movie & Tv Awards ed era diventata la paladina dei lavoratori in mobilitazione. Domenica scorsa era passata alla barricata opposta, annunciando che il Drew Barrymore Show avrebbe cominciato la stagione regolarmente, il 18 settembre. Nel clima teso che si respira nell'industria dello spettacolo statunitense da ormai 5 mesi, il polverone si è alzato immediatamente. Sui social sono fioccate le critiche: "Drew, ripensaci", il tono delle più educate. I sindacati Wga (sceneggiatori e autori tv) e Sag-Aftra (quello degli attori) hanno rilasciato commenti indignati e organizzato picchetti davanti allo studio della CBS dove si registra il programma, a New York. Persino gli organizzatori dei prestigiosi National Book Awards hanno annullato l'invito a Barrymore per presentare la premiazione di quest'anno.
Una settimana dopo, è arrivato il dietro front, sempre annunciato su Instagram. “Ho ascoltato tutti e ho scelto di sospendere la prima puntata del programma fino alla fine dello sciopero”, ha scritto Barrymore. “Non ho parole per esprimere le mie più sentite scuse a chiunque abbia ferito e, ovviamente, alla squadra incredibile che lavora al nostro programma e lo ha reso quello che è oggi. Abbiamo davvero cercato di trovare la nostra strada. Spero si arrivi presto a una soluzione per l'intero settore”.