Prima star di Hollywood a far saltare un evento in sostegno alla mobilitazione, ha deciso di tornare in onda con il suo programma quotidiano
Il 5 maggio scorso, nel terzo giorno di sciopero degli sceneggiatori contro produttori e streamers, Drew Barrymore aveva rinunciato a condurre gli MTV Movie & TV Awards, costringendo Paramount a cancellare il gala e ad allestire in quattro e quattr'otto una premiazione registrata. L'attrice, prima star di Hollywood a far saltare un evento in sostegno alla mobilitazione contro gli Studios, ha ora deciso di tornare in onda con il suo programma quotidiano. Per farlo, si deve avvalere degli unici autori in circolazione che non rispettino lo sciopero, cioè quelli non iscritti al sindacato.
La prima puntata della quarta stagione di ‘The Drew Barrymore Show’ andrà in onda la prossima settimana, ma è stata registrata lunedì 11 settembre negli studi della CBS a Manhattan. Davanti alle porte della struttura, una cinquantina di manifestanti chiedevano alla star di tornare sui suoi passi con cartelli e cori. Barrymore, attrice convertita in conduttrice di successo, ha difeso la decisione con un post caricato su Instagram domenica 10 settembre, affermando che il suo programma “non promuove film o serie tv” ed è quindi in linea con le direttive dei sindacati in sciopero.
“Mi faccio carico di questa scelta”, ha scritto. “Abbiamo debuttato durante una epidemia globale. Il nostro show è stato costruito per un periodo delicato e ha funzionato proprio raccontando l'attualità. Voglio essere in prima linea per fornire quello che gli scrittori fanno così bene, cioè un modo per unirci e aiutarci a dare un senso all'esperienza umana. Spero in una soluzione per tutti il più presto possibile”.
La sua giustificazione, lasciata sul social network a poche ore dalla ripresa della stagione televisiva, non ha convinto il sindacato degli autori tv e degli sceneggiatori (Writers guild of America), che ha denunciato su X: “Chi scrive per il programma ‘The Drew Barrymore Show’ lo fa in violazione delle regole dello sciopero”.