Musica

Addio a Tony Bennett, l'ultimo grande crooner

Oltre cento album incisi, venti Grammy Award, due Emmy. La leggenda della musica si è spenta a New York all'età di 96 anni

Anthony Dominick Benedetto (New York, 3 agosto 1926 - New York, 21 luglio 2023)
(Keystone)
21 luglio 2023
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Dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como, era considerato l'ultimo grande crooner americano. La leggenda Tony Bennett si è spenta all'età di 96 anni, di cui 70 di carriera musicale. Venti i Grammy Awards conquistati, di cui uno alla carriera, due gli Emmy Awards. Con oltre cento album all'attivo, è stato nominato NEA Jazz Master ed è entrato a far parte del Kennedy Center Honors.

La morte di Tony Bennett – riferiscono i media americani – è stata annunciata dalla sua portavoce Sylvia Weiner, L'artista soffriva dal 2016 del morbo di Alzheimer, secondo quanto la moglie Susan aveva dichiarato nel febbraio 2021 ad AARP The Magazine. Bennet ha continuato a esibirsi e registrare nonostante la sua malattia; la sua ultima esibizione pubblica fu nell'agosto di quell'anno, quando apparve con Lady Gaga al Radio City Music Hall in uno spettacolo intitolato ‘One Last Time’.

La carriera settantennale di Bennett è stata notevole non solo per la sua longevità, ma anche per la sua costanza. In centinaia di concerti e date nei club e più di 150 registrazioni, Bennett è stato una sorta di custode della classica canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein e altri. Era nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane: Anthony Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto – un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria – e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l'emigrazione dei suoi genitori, anch'essi reggini, avvenuta nel 1899.