Svelato a Berna il menu della 76esima edizione del Locarno Film Festival. Proiettori accesi da sabato 2 agosto
Gli organizzatori del Locarno Film Festival hanno presentato a Berna il programma completo della 76esima edizione. In concomitanza hanno annunciato anche il vincitore dell'Excellence Award Davide Campari: l'attore britannico Riz Ahmed.
Il programma del festival, che si terrà dal 2 al 12 agosto, «metterà il cinema in dialogo con la sua storia, il suo futuro, e le altre forme artistiche e comunicative», è stato sottolineato.
Fra gli ospiti illustri annunciati in precedenza ci sono, fra gli altri, Cate Blanchett, Ken Loach e Renzo Rossellini.
Questa edizione sarà l'ultima per Marco Solari, che presiede il festival dal 2000. Solari non ha mancato di menzionare che questa era anche la sua ultima conferenza stampa "prima di sparire".
«In 23 anni abbiamo ricevuto da politica e partner rispettivamente 100 milioni di franchi», ha detto. Ha inoltre annunciato che il Consiglio di amministrazione è su «un'ottima via» per trovare il suo successore.
Una riunione del CdA è infatti prevista per il 24 luglio e prima dell'inizio del festival dovrebbe venir annunciato il nome del nuovo presidente.
«Vogliamo dare un'immagine del mondo alternativa», ha detto Giona A. Nazzaro in conferenza stampa. «Se gli avvenimenti recenti non lasciano certo ampi margini di ottimismo, il cinema ci aiuta a immaginare – letteralmente a ‘mettere in immagini’ – una possibilità di mondo», ha proseguito. In totale sono 214 i film in programma, di cui 110 prime mondiali e 6 prime internazionali.
Saranno proiettati 17 film, tra cui 9 prime mondiali, in Piazza Grande, la grande arena all’aperto che può accogliere ogni sera fino a 8’000 spettatori.
Per Giona A. Nazzaro, «sulla Piazza Grande il grande cinema popolare e non solo sarà il protagonista assoluto. Fra riscoperte del cinema classico – come ‘La Paloma’ (1974) di Daniel Schmid restaurato e riportato a nuova vita, ‘La città delle donne’ (1980) di Federico Fellini e un thriller astratto e metafisico come ‘Falling Stars’ di Richard Karpala e Gabriel Bienczycki già destinato a essere un film di culto – la Piazza accoglierà Sandra Hüller (‘Anatomie d’une chute’), Ken Loach (‘The Old Oak’), Deva Cassel e Yile Vianello (‘La bella estate’), Edoardo Leo (‘Non sono quello che sono - The Tragedy of Othello di W. Shakespeare’), Frederic Mermoud (‘La voie royale’), il cult movie ‘Theater Camp’ proveniente dal Sundance e infine Cate Blanchett in qualità di produttrice esecutiva del film ‘Shayda’ di Noora Niasari, interpretato da Zar Amir Ebrahimi».
Il Concorso internazionale esplora i nuovi territori dell’arte cinematografica che quest’anno include 17 titoli, che concorreranno per il Pardo d’oro, tutti in prima mondiale e uno in prima internazionale.
«Da Quentin Dupieux e il suo surrealismo tagliente a Lav Diaz. Dall’umorismo sarcastico di Radu Jude alla poesia notturna di Sylvain George. Dalle folli invenzioni di Rainer Sarnert alla psichedelia astratta di Eduardo Williams. Dalla commedia agrodolce di Bob Byington alla rivelazione italiana di Simone Bozzelli. Dall’esordio di Leonor Teles ai sogni di Ena Sendijarević. Dalla Teheran minacciosa e cupa di Ali Ahmadzadeh ai resort turistici di Sofia Exarchou. Senza dimenticare l’elogio della diserzione di Dani Rosenberg e l’anarchia fiammante di Annarita Zambrano. E ancora: sguardi di donne nuovissime come Laura Ferrés e l’ucraina Maryna Vroda, finalmente approdata al lungometraggio. La Svizzera è rappresentata da Basil Da Cunha, una delle voci più originali, protagoniste del rinnovamento del cinema elvetico. Il mondo in tutte le sue espressioni e manifestazioni si ritrova nella selezione di Locarno. E di conseguenza il cinema e tutte le sue possibilità.Tutte ancora da scoprire».
La selezione dedicata alla scoperta del cinema di domani comprende 15 film: opere prime e seconde, tutte prime mondiali.
«Ben otto le registe sui 15 film della selezione. E ancora una volta tutti i colori del cinema sono rappresentati: scatenate commedie erotiche (‘On the Go’), riflessioni surreali e metafisiche sulla vita e la morte (‘Hao jiu bu jian [Dreaming and Dying]’), disturbanti riflessioni sulle potenzialità del desiderio e del potere (‘Touched’), thriller lunari (‘Xi du [West Border]’), romanzi di formazione adolescenziale in forme di danza macabra (‘La Morsure’), sognanti poemi ironici sulla fine del mondo (‘Camping du Lac’), riflessioni sulle possibilità del cinema (‘Und dass man ohne Täuschung zu leben vermag’) e incursioni nel presente del subcontinente indiano (‘Rimdogittanga [Rapture]’ e ‘Whispers of Fire & Water’). Senza dimenticare ‘Family Portrait’, l’esordio della talentuosissima Lucy Kerr. Fra i talenti di Cineasti del presente è possibile individuare già oggi il cinema di domani».
Ai concorsi dedicati ai cortometraggi di talenti emergenti internazionali e svizzeri si affianca il Concorso Corti d’autore, per un totale di 40 opere, tutte presentate in prima mondiale. Completa la selezione la presentazione della raccolta di cortometraggi realizzati nell’ambito della Spring Academy, sotto la guida del regista Radu Jude.
Per Eddie Bertozzi, responsabile del comitato di selezione, «Pardi di domani è cinema pensato al tempo futuro. Attraverso la forza espressiva del formato breve, voci dirompenti del cinema di domani che minano la sicurezza delle forme, fanno esplodere i generi, esplorano possibilità insospettate, ridefiniscono la sfera del politico: il corpo come vero campo di battaglia della contemporaneità, la memoria come resistenza, la violenza del sociale come imputato da esporre sguardo contro sguardo. E ancora di più: le visioni di Bertrand Mandico, la libertà di Syllas Tzoumerkas, la poesia feroce di Catarina Vasconcelos sono solo alcuni dei grandi nomi che coronano la selezione fra i Corti d'autore».
Dodici film firmati da registi di rilievo, di cui 11 in prima mondiale, esplorano le nuove possibilità del racconto cinematografico.
«Il Fuori concorso è dedicato ai grandi maestri: il nostro amato Paul Vecchiali sarà presente attraverso la bellezza del suo ultimo film presentato dal suo amico e attore prediletto, Pascal Cervo. Barbet Schroeder, Franco Maresco, Leonardo Di Costanzo e Denis Coté presentano i loro ultimi lavori. E gli amanti del cinema di genere potranno scoprire le delizie dell’action movie filippino ‘Topakk (Triggered)’, dei vampiri adolescenti di Napoli e i misteri della mente di What Remains», sottolinea Giona A. Nazzaro.
Prospettive inedite sulla storia del cinema con 18 film, tra prestigiosi restauri, preziose riscoperte e opere che hanno segnato l’immaginario collettivo.
‘Espectáculo a diario - Las distintas temporadas del cine popular mexicano’ (‘Ogni giorno uno spettacolo - Le molte stagioni del cinema popolare messicano’) sarà un’intensa ricognizione della produzione messicana dagli anni Quaranta fino alla fine degli anni Sessanta, decenni di eccezionale creatività, popolati da divi e autori straordinari, che hanno ispirato intere generazioni. Quest’anno la Retrospettiva è curata da Olaf Möller con la collaborazione di Roberto Turigliatto. Per l’occasione verrà anche pubblicata una raccolta di saggi in spagnolo e in inglese curata da Jorge Javier Negrete Camacho e Alonso Díaz de la Vega, edita da Les éditions de l’Œil.
Un viaggio iniziatico nel cinema con 8 titoli per l’infanzia e l’adolescenza, tra esclusive anteprime, perle del passato e incursioni nel mondo dell’animazione.
«La proposta dedicata al nostro pubblico del futuro si arricchisce con la presentazione di film in prima mondiale come ‘We Have a Dream’ di Pascale Plisson, documentario sull’inclusione, e le avventure spaziotemporali attraverso i buchi nel ghiaccio finlandesi di ‘Räkä ja Roiskis (Snot & Splash)’ di Teemu Nikki. Festeggeremo i 70 anni di D’Alò con la presentazione del doppiaggio italiano di ‘Mary e lo spirito di mezzanotte’, spaziando dai migliori film d’animazione dell’anno fino al Premio Oscar Luc Jacquet, che presenterà il suo ultimo viaggio attraverso l’Antartide con i suoi pinguini e riceverà il Locarno Kids Award la Mobiliare. Dall’imparare a guardare si passerà all’iniziare a fare grazie ai laboratori per i bambini, sempre più stimolanti e attenti al futuro», osserva Daniela Persico, membro del comitato di selezione.
Nel secondo anno del focus sul cinema dell’America Latina e dei Caraibi, Open Doors Screenings offrirà una panoramica sulle più interessanti produzioni indipendenti di quest’area, concentrandosi quest’anno sui film dal Continente Sudamericano, con 18 lunghi, medio e cortometraggi, di cui uno in prima mondiale.
Sette lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale, selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti Cinematografici.
Una selezione rappresentativa dell’attuale creazione cinematografica svizzera, con le scelte dei rappresentanti di Swiss Films, delle Giornate di Soletta e dell’Accademia del Cinema Svizzero.