Spettacoli

‘Se ci fosse luce’, l'indagine di Francesca Garolla al Lac

Dalla frase che chiude una delle ultime lettere di Aldo Moro alla moglie, una riflessione sul tema del libero arbitrio. Il 22 e 23 aprile a Lugano

Da sinistra: Paolo Lorimer, Anahì Traversi, Angela Dematté e Giovanni Crippa
(Luca del Pia)
13 aprile 2023
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“Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo” è la frase che chiude una delle ultime lettere che Aldo Moro scrisse alla moglie Eleonora poco prima di morire. Partendo dalla telefonata del 9 maggio 1978 in cui Valerio Morucci, esponente delle Brigate Rosse e ‘responsabile della logistica’ del rapimento comunica al giurista Francesco Tritto (al tempo assistente di Moro all’università) l’avvenuta esecuzione del presidente della Democrazia Cristiana, in ‘Se ci fosse luce’ – sabato 22 aprile alle 20.30 e domenica 23 aprile alle 18 al Lac – Francesca Garolla sviluppa un’indagine sulle conseguenze del tragico evento sul singolo individuo, con la telefonata che diventa pretesto per riflettere sul peso di un’eredità che ancora, a distanza di oltre trent'anni, fa sentire il suo peso.

Garolla (testo e regia) s'interroga sul tema del libero arbitrio e sulle sue possibili conseguenze. Sul palco, quattro personaggi con relative differenti responsabilità: un latitante che è anche un padre (Paolo Lorimer), una figlia che è anche una madre (Anahì Traversi), un uomo che è anche un assassino (Giovanni Crippa) e un giudice che è anche una donna (Angela Dematté). Riuniti intorno a un tavolo mortuario, rileggono e processano la storia e i suoi protagonisti. Prodotto da Lac Lugano Arte e Cultura in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Ert/Teatro Nazionale, ‘Se ci fosse luce’ debutta al Lac dopo la prima italiana del 28 marzo scorso al Teatro delle Moline di Bologna. Lo spettacolo in arrivo a Lugano è l'ultima parte di una trilogia di Francesca Garolla sul tema della libertà, che giunge dopo ‘Tu es libre’ e ‘Per la vita’.

Francesca Garolla è diplomata in regia all’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Il suddetto ‘Tu es libre’, tradotto per la Maison Antoine Vitez, scritto presso La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Avignone, è stato segnalato da la Comédie Française come uno dei testi più significativi della stagione 2017/18. Nel 2020/21, Garolla è stata l’unica laureata europea della sezione di scrittura teatrale della Cité Internationale des Arts di Parigi, luogo in cui ha scritto ‘Se ci fosse luce’. Nel 2022, su segnalazione di Emma Dante, ha vinto il premio Valeria Moriconi, futuro della scena. Insieme a Renzo Martinelli e Federica Fracassi è membro della direzione artistica di Teatro-i per diciotto anni. È tra le autrici selezionate dal progetto europeo Fabulamundi – Playwriting Europe (www.luganolac.ch).


Luca del Pia