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Addio a Burt Bacharach, compositore premio Oscar

Il pianista e produttore discografico statunitense è morto l’8 febbraio, a 94 anni. Scrisse successi come ‘Say a little Prayer’

Burt Bacharach, 1928-2023
(Keystone)
9 febbraio 2023
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Burt Bacharach, il popolare compositore premio Oscar, autore di canzoni come ‘Say A Little Prayer’, ‘Raindrops Keep Falling On My Head’ e tanti altri brani di successo è morto l’8 febbraio scorso per cause naturali, attorniato dalla sua famiglia, nella sua casa di Los Angeles; come ha riferito la sua agente Tina Brausam.

Il suo gusto per le ballate romantiche e gli arrangiamenti orchestrali sofisticati definirono uno stile molto imitato nel pop, che nei decenni successivi voleva puntare a un pubblico largo che si contrappose alla vocazione più politica, giovanile e sovversiva che caratterizzò molta musica americana degli anni Sessanta e Settanta.

Bacharach aveva 94 anni e nella sua lunghissima carriera aveva vinto sei Grammy e tre Oscar. Considerato ‘il re dell’easy listening’ anni Sessanta, secondo i fan la sua musica era tutt’altro che ‘facile’ per via dell’uso di armonie, metri, ritmi e melodie complesse, in parte ispirate ai compositori di sinfonie della fine del Diciannovesimo secolo e al jazz.

Bacharach aveva composto oltre cinquecento canzoni per un migliaio di artisti in una carriera cominciata negli anni Cinquanta quando, paragonato a grandi della musica americana come George Gershwin & Cole Porter, aveva lavorato con Marlene Dietrich e poi aveva formato un sodalizio professionale con il paroliere Hal David nel 1957.

Mai fuori moda

Fu quando Bacharach e David incontrarono Dionne Warwick nel 1961 che i loro talenti presero il volo: 39 i successi della cantante in hit parade scritti dalla coppia. Il rapporto con la Warwick finì però in tribunale dopo che Burt e Hal avevano smesso di lavorare assieme lasciandola senza musica. "Fu una disputa costosa e sfortunata", ammise Bacharach in un’intervista al Guardian, nel 2019. Nel 1985 la riconciliazione portò al singolo ‘That’s What Friends Are For’ inciso per la causa della lotta contro l’Aids.

Bacharach continuò a godere del successo per più generazioni di fan anche grazie alla rinascita della musica lounge negli anni Novanta. Nel 1997 aveva ricreato una nuova versione di ‘I’ll Never Fall in Love Again’ interpretando ironicamente se stesso nel film Austin Powers di Mike Myers.

Più di recente aveva collaborato con star molto diverse fra loro come Sheryl Crow, Elvis Costello e Dr Dre, a riprova che la sua musica non è mai andata fuori moda. Nel 2009, Burt ha scritto anche per Mario Biondi la canzone ‘Something that Was Beautiful’, inclusa nell’album ‘If’.

Dal cuore dell’America

Bacharach veniva dal cuore dell’America: nato a Kansas City (Missouri) nel 1928, era cresciuto a New York e ancora minorenne si intrufolava nei club jazz per ascoltare Count Basie e Dizzy Gillespie, studiando allo stesso tempo la musica di Stravinsky e Ravel ai conservatori di Montreal, New York e in California.

Dopo un periodo passato nell’esercito, aveva debuttato come accompagnatore al piano di Vic Damone, in seguito lavorerà con gli Ames Brothers e la prima di quattro mogli, Paula Stewart (un’altra fu l’attrice Angie Dickinson). Con Marlene Dietrich aveva fatto l’arrangiatore e l’aveva seguita nelle tournée in Europa alla fine degli anni Cinquanta.

Le canzoni create con David sono diventate classici di tutti i tempi: tra queste, ‘I Say a Little Prayer’, interpretata da Aretha Franklin, ‘What’s New Pussycat?’ da Tom Jones, ‘The Look of Love’ da Dusty Springfield, ‘Make It Easy on Yourself’ dai the Walker Brothers.

‘Raindrops Keep Falling on My Head’, nella resa di BJ Thomas, entrò nel film ‘Butch Cassidy and the Sundance Kid’ che nel 1970 vinse un Grammy e un Oscar, mentre la musica di Bacharach conquistò la statuetta come migliore colonna sonora originale.