Cinema

Censurate Ulrich Seidl!

Toronto ritira il suo ‘Sparta’, Amburgo non gli assegna più il Premio Douglas Sirk. Un’inchiesta di Der Spiegel parla di ‘sfruttamento minorile’

Ulrich Seidl
(Keystone)
18 settembre 2022
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La notizia è di quelle da far sobbalzare sulla poltrona ed è lanciata da Variety: il festival cinematografico tedesco Filmfest Hamburg ha rinunciato al progetto di assegnare il Premio Douglas Sirk al regista austriaco Ulrich Seidl in seguito alle accuse di scorrettezze sul set e di sfruttamento minorile rivolte a lui e al suo nuovo film ‘Sparta’. Subito ne segue un’altra che fa il giro del Web: il Toronto Film Festival ha deciso di ritirare il film dal suo programma a causa delle accuse, pubblicate il 2 settembre, mosse dalla rivista tedesca Der Spiegel. Ciò ha significato che ‘Sparta’ ha avuto la sua prima mondiale oggi 18 settembre a San Sebastian, dove compete per il primo premio Golden Shell del festival come parte della Selezione Ufficiale. Qui, gli organizzatori hanno spiegato: "Il team del festival valuta i film dopo la loro visione in base al loro interesse e alla qualità e non ha la capacità di giudicare come è stato girato un film e se un crimine sia stato commesso nel corso delle riprese. Se qualcuno avesse qualche prova di un crimine, dovrebbe segnalarlo a un giudice".

Ma andiamo con ordine. 1. Ulrich Seidl è un regista abituato a richiamare su di sé proteste e polemiche per la crudità nel raccontare. 2. L’inchiesta del settimanale tedesco sostiene che Seidl non avrebbe comunicato il tema della pedofilia del film ai suoi giovani attori, di età compresa tra i 9 e i 16 anni e non provenienti da ambienti professionali. Si sostiene inoltre che gli attori si siano confrontati con l’alcolismo, la nudità e la violenza durante la produzione senza un’adeguata preparazione o supporto. Der Spiegel ha dichiarato inoltre che i suoi giornalisti hanno trascorso più di sei mesi a indagare sulla produzione di ‘Sparta’ in Germania, Austria e Romania e hanno parlato con decine di membri della troupe, compresi alcuni attori. In una dichiarazione in risposta alle accuse pubblicata sul suo sito ufficiale, Seidl ha scritto che "il film è basato su una storia vera, che segue un uomo austriaco sulla quarantina che si trasferisce in una zona remota del Paese per iniziare una nuova vita e, insieme a un gruppo di giovani ragazzi della zona, trasforma una scuola fatiscente in una fortezza. Nel corso del processo, tuttavia, l’uomo è costretto a confrontarsi con una verità a lungo repressa, che né i ragazzi né il mondo esterno sospettano: dentro di sé sta segretamente lottando contro le sue pulsioni pedofile", scrive Seidl. Commentando poi le accuse, il regista specifica: "I miei film non sono il prodotto di una mia manipolazione dei miei attori, di un mio travisamento del film, tanto meno di un mio abuso. Al contrario: senza la fiducia che costruiamo insieme per settimane e mesi, i lunghi periodi di riprese che i miei film richiedono sarebbero impossibili. Ho il massimo rispetto per tutti i miei attori e non prenderei mai una decisione che possa in qualche modo mettere in pericolo il loro benessere fisico e psicologico".

Nel frattempo, anche il Film Festival di Amburgo che ha negato il premio a Seidl, in una dichiarazione rilasciata dal direttore del festival Albert Wiederspiel e dalla direttrice del programma Kathrin Kohlstedde ha affermato che il festival, che si svolgerà dal prossimo 29 settembre fino all’8 ottobre, ha deciso di proiettare ‘Sparta’ perché "le accuse alla produzione sulle condizioni di lavoro durante la realizzazione del film sono emerse dopo che il nostro programma del festival era già in stampa". E ancora: "Abbiamo incluso il film nel programma per la sua eccezionale qualità. È un film molto delicato su un argomento particolarmente difficile e tabù. Le accuse a Ulrich Seidl sono rivolte alle condizioni delle riprese e non al suo film. Abbiamo quindi deciso di lasciare il film nel programma". Il Tiff, Toronto International Film Festival, non è tornato indietro sulla sua decisione. Ora si aspetta con curiosità il pensiero del pubblico e della Giuria del Festival di San Sebastian, i primi a scoprire un film che già fa tanto discutere.

A proposito della Giuria di San Sebastian. Doveva essere guidata dalla premiatissima attrice Glenn Close, che ha rinunciato per motivi familiari al Festival. Niente da dire. E se tra i problemi ci fosse un certo film, ‘Sparta’, di un regista scomodo come Ulrich Seidl?