Spettacoli

È morta Nichelle Nichols, fu il tenente Uhura in ‘Star Trek’

Aveva 89 anni. Aveva interpretato il ruolo nella serie originale dal 1966 al 1969 divenendo un esempio per tutte le attrici afroamericane negli Usa

(Keystone)
1 agosto 2022
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Addio al Tenente Uhura, la rispettata quanto avvenente esperta in comunicazioni sulla navicella Enterprise di "Star Trek": Nichelle Nichols, una delle prime donne afro-americane ad avere un ruolo da protagonista in una serie tv, è morta a Silver City nel New Mexico a 89 anni per problemi di cuore. Un ruolo storicamente significativo. Nichelle pensava di interpretare la parte di Uhura per una sola stagione e fu Martin Luther King in persona a convincerla a restare: era rivoluzionario negli anni delle marce per i diritti civili avere una donna nera non presentata in tv in un ruolo subalterno. Uhura, il cui nome significa "liberta’" in swahili, era un ufficiale di bordo altamente addestrata - la quarta in comando sulla Enterprise - a bordo della navicella spaziale. "Noi marciamo per questo. Per la prima volta ci vedono in televisione come dovremmo esser visti tutti i giorni", disse il padre dei diritti civili all’attrice durante un incontro a un fundraising a Beverly Hills.

Nichelle, che cominciò come ballerina con Duke Elligton, recitò poi come Tenente Uhura tra il 1966 e il 1969. Fu la prima attrice a mostrare l’ombelico in televisione, ma la si ricorda soprattutto per un’altra "prima" importante nella storia del piccolo schermo. In un episodio del novembre 1968, durante la terza stagione dello show e un anno dopo la storica sentenza della Corte Suprema Virginia vs. Loving che aveva legalizzato i matrimoni tra persone di razze diverse, lei e il capitano Kirk (William Shatner) furono costretti ad abbracciarsi dagli abitanti di uno strano pianeta e il bacio che ne conseguì è considerato il primo interrazziale negli annali della televisione.

L’influenza di Uhura andò oltre il piccolo schermo. Nel 1977, alleata della Nasa, aiutò a reclutare ragazze appartenenti a minoranze per il duro addestramento alla carriera di astronauta. "Simboleggiava per molti quel che era possibile e ispirò generazioni di americani a puntare alle stelle", le ha dato l’ultimo saluto l’agenzia spaziale americana. Tra gli ammiratori, un giovane Barack Obama che la ricevette nell’Ufficio una volta diventato presidente. "Ci ha mostrato un un futuro in cui unità, dignità e rispetto sono pietre miliari di ogni società" , le ha reso omaggio un altro fan, il successore alla Casa Bianca, Joe Biden.