Musica da camera

Verbano Musica Estate, il ritorno è nell’Aria

Tra Locarno, Ascona e Cannobio, dal 29 maggio al 19 giugno, la seconda edizione, illustrata da Tommaso Maria Maggiolini, direttore artistico

Orchestra da camera Canova
(Max Fonseca)
20 maggio 2022
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C’è soddisfazione a Verbano Musica Estate, rassegna di musica da camera che dal 29 maggio al 19 giugno torna con una seconda edizione all’insegna dell’Aria, per cinque concerti dedicati agli strumenti a fiato. «Lo scorso anno abbiamo avuto una buona partecipazione da parte del pubblico e a causa dei posti contingentati siamo stati costretti a rifiutare diverse prenotazioni. Ciò dimostra, contrariamente a quel che generalmente si pensa, che l’interesse per il repertorio classico è ancora vivo». Parole di Tommaso Maria Maggiolini, direttore artistico di una rassegna il cui principio rimane quello di dare spazio ai giovani, con un occhio di riguardo ai musicisti della regione, nell’ambito di una proposta sempre di alto livello. «Unica nota dolente: facciamo fatica ad attirare pubblico giovane ed è un problema ricorrente in quasi tutte le manifestazioni simili alla nostra. È un aspetto molto preoccupante poiché l’età media del pubblico è sempre più alta e c’è poco rinnovamento...».

Il programma

Verbano Musica Estate si apre con una conferma, rappresentata dall’Orchestra da camera Canova, già in Ticino lo scorso anno. Diretti da Enrico Pagano, e con Tommaso Lonquich al clarinetto, sono due i concerti in programma: il 29 maggio alle 17 nella chiesa del Collegio Papio ad Ascona e il 4 giugno alle 20.30 in Piazza Vittorio Emanuele III a Cannobio, poco oltre il confine. «Con l’orchestra Canova stiamo sviluppando una collaborazione su lungo periodo», spiega Maggiolini. «È una realtà giovane ma che grazie all’inarrestabile entusiasmo del suo direttore, Enrico Pagano, sta raggiungendo una posizione di rilievo sul piano internazionale con collaborazioni prestigiose. Inoltre è strettamente connessa con il nostro territorio poiché nel suo organico suonano spesso musicisti formati da Conservatorio della Svizzera Italiana. La Canova presenterà anche quest’anno un programma mozartiano, autore cardine dell’attività dell’orchestra e del suo direttore. Il pubblico potrà ascoltare due capisaldi del repertorio come il concerto per clarinetto e la Sinfonia n. 40 con però alcune particolarità: il Concerto, eseguito da Tommaso Lonquich, sarà proposto nella versione originaria pensata da Mozart per clarinetto di bassetto ricostruita dallo stesso Lonquich basandosi sulle fondi più vicine all’originale. Allo stesso modo, la Sinfonia 40 sarà presentata nella prima versione scritta da Mozart, oggi meno eseguita, ma per la quale sappiamo che il compositore aveva una preferenza.».

Detto della ‘Canova’, il resto del programma. Il 5 giugno alle 17 nella nuova Chiesa di Locarno, il Trio Solanum (Nevio Keller - oboe, Antony Burkhard - clarinetto, Ananta Dìaz - fagotto), che condurrà l’ascoltatore in Francia con pagine di Auric, Juon e Francaix; il 12 giugno, nella stessa sede e alla stessa ora, il Duo Tenaglia Lisci (Sara Tenaglia - flauto, Valerio Lisci, arpa) in un programma incentrato sull’Opera. Sempre nella Chiesa Nuova di Locarno, gran finale il 19 giugno alle 17 con il Quintetto Maras (Annika Rast - flauto, Andrea Ciceri - oboe, Fernando Fernandez - clarinetto, Marco Antonicelli - corno, Samuel Schmid - fagotto), ensemble formatosi al Conservatorio della Svizzera Italiana che chiuderà la rassegna, spaziando tra Farkas, Haydn, Ibert e Taffanel.

Anche a chilometro zero

«Dopo la prima edizione – spiega Maggiolini – abbiamo ricevuto numerose proposte da tanti musicisti. Avendo scelto come tema conduttore quello dell’Aria abbiamo deciso di selezionare formazioni composte da strumentisti a fiato le cui proposte ci sono sembrate interessanti per il pubblico che è il destinatario finale dell’intero progetto. Diversi sono i musicisti a km zero, ticinesi o svizzeri: Annika Rast, Nevio Keller, Samuel Schmid, scelti non solo in virtù della loro origine ma soprattutto per le loro qualità artistiche e musicali. Tre giovanissimi di cui sentiremo ben presto parlare».

Il pensiero conclusivo del direttore artistico va a Verbano Musica Estate un anno dopo: «Contrariamente all’atmosfera di grande incertezza che si respirava nel 2021, ora possiamo dire, incrociando le dita, che la situazione sembra essersi stabilizzata, lasciandoci sperare in un futuro più sereno. Lo stop forzato ha impigrito notevolmente il pubblico ed è più che mai necessario offrire proposte culturali stimolanti. Dall’altra parte, ovvero quella di chi organizza e di chi si esibisce, c’è molta voglia di recuperare il tempo perso in questi due anni» (prenotazioni: www.verbanomusicaestate.ch. Entrata libera con offerta).

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