Lo ha reso noto il Conservatorio della Svizzera italiana dove Ciceri era attivo nella direzione e come responsabile di 900present e
Carlo Ciceri, compositore e membro della commissione di direzione del Conservatorio della Svizzera italiana, è morto in seguito a un incidente avvenuto nei giorni scorsi. Una morte improvvisa, di quelle che lasciano attoniti e che, oltre a rappresentare una enorme perdita professionale e affettiva, arriva a conclusione della prima edizione del Conservatorio in Festival, manifestazione coordinata proprio da Ciceri.
Quello di Carlo Ciceri era un nome conosciuto, nel mondo della musica contemporanea, legato soprattutto alla stagione 900presente ideata nel 1999 dal suo maestro Giorgio Bernasconi. È all’interno di questa rassegna, di cui poi è diventato responsabile, che Ciceri presentò uno dei suoi lavori: le musiche ‘Der gelbe Klang’, ardita composizione scenica che integra suono, colore e movimento, abbozzata nel 1912 da Vassilij Kandinskij le cui musiche originali di Thomas von Hartmann sono andate perdute, una delle tante opere programmate e commissionate da vari festival e istituzioni. Ma il suo impegno per la musica e per il Conservatorio della Svizzera italiana era ben più ampio e oggi, nell’annunciare ai collaboratori la triste notizia, il direttore generale Christoph Brenner ha ricordato "la sua versatilità e le sue capacità, sia a livello professionale, sia nei rapporti umani", doti che lo hanno portato a rivestire la carica di Delegato per i progetti strategici oltre che della Postformazione/Formazione continua. Ciceri si era anche occupato del fondo di solidarietà che il conservatorio aveva istituito nel 2020, quando la prima ondata pandemica aveva privato molti studenti dei ricavi concertistici. Carlo Ciceri, ha scritto sempre Brenner, era "competente negli aspetti musicali, grande conoscitore del repertorio contemporaneo e nei più svariati campi della cultura, abile nelle relazioni umane e carismatico, in possesso di uno spirito imprenditoriale, avverso alla burocratizzazione, capace di pensare in maniera strategica". Una persona capace di ragionare "senza ideologie e senza preconcetti" e con "un sano senso dello humour, anche e volentieri un po’ anarchico".
Carlo Ciceri è nato a La Spezia nel maggio del 1980. Dopo essersi diplomato in pianoforte al Conservatorio Puccini della Spezia, si è trasferito al Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, dove ha proseguito la formazione in composizione (con Nadir Vassena) e in direzione di ensemble per la musica contemporanea (con il già ricordato Giorgio Bernasconi). Parallelamente, ha seguito accademie e masterclass di composizione in tutta Europa, laureandosi inoltre in Musicologia all’Università di Pavia.
Parallelamente all’impegno con il Conservatorio della Svizzera italiana, Cicesi nel 2010 è entrato a far parte dell’organizzazione RepertorioZero che nel 2011 ha vinto il Leone d’argento alla Biennale musica di Venezia; ha inoltre cofondato Crile, gruppo che sviluppa progetti di danza, musica e nuove tecnologie e EXPractica, un collettivo di artisti attivo nella danza, musica e new media.
La sua produzione, vincitrice negli ultimi anni di diversi concorsi internazionali e suonata da numerosi ensemble europei, si è incentrata soprattutto sulla musica strumentale, da brani per strumento solista ad opere per orchestra, esplorando anche la dimensione della musica elettronica.