Innocenti evasioni

Michelle tutt’altro che ‘impossible’

Si fa apprezzare su Canale 5 ‘Michelle Impossibile’, lo show di/per/con Michelle Hunziker (anche perché c’è di mezzo Rocco Tanica)

Milano, 1995, al tempo di ‘il mio sogno sarebbe quello di condurre un programma televisivo’
(Ti-Press)
19 febbraio 2022
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Partiamo dai titoli: "Un programma di Michelle Hunziker, Lucio Wilson, Andrea Boin, Federico Giunta, Anna Gori e Rocco Tanica". Quel Rocco Tanica, che pure dietro le quinte, quando imbocca le battute agli altri e crea situation (cit. Sergio Cammariere) è garanzia di divertimento. Parentesi introduttiva: il Festival di Sanremo ancora gronda d’ironia per i nonsense del Tanica televisivo in diretta dalla sala stampa anni fa, e la televisione di Stato ancora piange l’assenza di un ‘Razzolaser’, programma di culto trasmesso a orari da Prostamol (il tizio che si alza in piena notte con mille scuse nascondendo alla moglie l’urgenza della minzione). In quel piccolo gioiello dall’impostazione vintage, l’ex Elio e le Storie Tese intervistava indifferentemente un cane, Vito Mancuso e Andrea Fantozzi, fondatore e presidente dell’Istituto nazionale italiano di Tanatoprassi (la tanatoprassi è il "trattamento che consiste nella cura igienica di conservazione e di presentazione estetica del corpo dopo la morte". Il cane invece era il Commissario Rex).

Tra l’Ave Maria e l’Eros

Torniamo a Cologno Monzese. ‘Michelle Impossible’, tributo delle reti Mediaset a Michelle Hunziker con Michelle Hunziker, è iniziato lo scorso mercoledì con lunghezze quasi sanremesi, inaugurato da un significativo provino datato marzo 1995: "Il mio sogno sarebbe quello di condurre un programma televisivo", dice una 18enne aspirante donna dello spettacolo, poco convinta che la cosa possa un giorno accadere, ma generosa di ampi e spontanei sorrisi. Dotato di sigla degna di un musical (e dalla struttura sorprendentemente dispari), lo show si gioca subito, in un contesto più sobrio, l’escamotage adottato dalla coppia Pio e Amedeo per farsi la biografia in ‘Felicissima sera’, altro spettacolo offertoci da Canale 5 qualche tempo fa: arriva Maria De Filippi che fa Maria De Filippi e racconta alla maniera del sabato sera la storia della piccola Michelle sballottata tra la Svizzera tedesca, Bologna e Milano, ne ricorda il suo primo bacio, i genitori in crisi e tutto il corollario di ‘C’è posta per te’ (ma Michelle non piange e noi la vediamo come una rivincita sulla tv del dolore). Maria apre al momento topico della puntata, che difficilmente sarà scalzato per topicità: Eros Ramazzotti che davanti all’ex moglie canta ‘Più bella cosa’, una gran bella cosa scritta nel ’96 per l’allora moglie, in un onesto trionfo televisivo di sentimenti (buoni) e canzoni (buonissime).

‘Eri svizzera così’

Ancora musicalmente parlando. Che ci sia la mano del Tanica in ‘Michelle Impossible’ è chiaro quando ‘Eri piccola così’ di Fred Buscaglione diventa ‘Eri svizzera così’, con Gerry Scotti nei panni (abbondanti) del grande Fred: funambolo del metronomo (eufemismo), il presentatore esce da questo numero di arte varia da involontario jazzista. L’arte varia, per inciso, include Michelle Hunziker che suona il corno delle Alpi, sublime trovata autoironica (mai quanto il Presidente della Confederazione che si ammala di Covid il giorno dopo aver proclamato il ‘liberi tutti’).

C’è altro Tanica nelle Sorelle Maramaldi, una cosa in bianco e nero che sta tra gli anni Trenta del Trio Lescano e i tardo-Settanta delle Sorelle Bandiera, con la brava Katia Follesa – madrina della protagonista insieme all’altrettanto brava Michela Giraud – un seggiolino più in alto per raggiungere le vette che alle colleghe vengono naturali.

Intimità

Chiudiamo con la foto in pagina, la cui didascalia originale recita: ‘Michelle Hunziker, fotomodella e moglie del cantante Eros Ramazzotti. Foto Ti-Press, Giovanni Luisoni’. «L’anno era il 1995», fanno sapere dallo studio fotografico di Stabio. «L’avevamo contattata e poi fotografata a Milano, in quanto modella emergente ticinese nel panorama italiano. Credo che avesse appena terminato la famosa campagna pubblicitaria degli slip Roberta, quella dove la si vedeva, o meglio non la si vedeva, ripresa solo dal lato B». E nel suo show, altrettanto autoironicamente, l’italo-svizzera non lesina aneddoti sul quel servizio fotografico che per molti giovinetti di metà anni 90 rappresentò un momento di intima, indimenticata evasione.

(Pistolotto finale) Non sarà Liza Minnelli e nemmeno Madonna, ma Michelle Hunziker che canta* e danza, facendo assai bene anche la spalla, ci piace così. Con la Gialappa’s nel parlacisopra di fabbrica e quella piletta del Mago Forest ad alzare il ritmo, la missione di questa autocelebrazione intesa come "lo show costruito intorno a te" (esattamente come la banca) è tutt’altro che ‘impossible’: Michelle riesce là dove il pur bravo Alessandro Cattelan fallì con ‘Da grande’, Rai Uno. E non perché è bionda.

*dal vivo, sicuramente meglio di Madonna