Giovedì 27 gennaio per la serie ‘Play&Conduct’ appuntamento con il cantante statunitense di origine indiana e le arie di Händel
Tre arie di Georg Friedrich Händel e due sinfonie, una di Haydn e l’altra di Mozart: il controtenore Bejun Mehta ha deciso di muoversi tra barocco e classicismo, per il concerto che lo vedrà – giovedì 27 gennaio alle 20.30 all’Auditorio Rsi di Lugano Besso – nel duplice ruolo di solista e direttore d’orchestra. A lui è infatti affidato il terzo appuntamento della rassegna Osi in Auditorio con la ormai tradizionale formula Play&Conduct.
Specializzato in opera barocca, Bejun Mehta è nato negli Stati Uniti in una famiglia di origine indiana e, soprattutto, di grandi musicisti: suo padre, il pianista Dady Mehta,è cugino del celebre direttore d’orchestra Zubin Mehta, mentre sua madre Martha Ritchey Mehta è stata una soprano e il fratello Navroj è violinista e direttore artistico del Ventura Music Festival. Bejun Mehta ha iniziato da giovane la sua carriera come solista di voci bianche, ricevendo le lodi di Leonard Bernstein; con il cambio della voce ha studiato violoncello per poi decidere di diventare un contraltista, ricevendo numerosi riconoscimenti.
Nel concerto con l’Orchestra della Svizzera italiana, Mehta canterà e dirigerà tre arie tratte dal repertorio operistico di Händel: “Non fu già men forte Alcide” da Orlando, “Che più si tarda omai… Stille amare” dal Tolomeo e infine “Se in fiorito ameno prato” dal Giulio Cesare. Il concerto proseguirà poi con la sinfonia n. 44, la Trauersinfonie, di Haydne la Sinfonia in la maggiore KV 201 di Mozart.
Info su www.osi.swiss. Il concerto verrà diffuso in diretta radiofonica su Rete Due e in Videostreaming sul sito rsi.ch/musica.