Prime anticipazioni della 34ª edizione, a Bellinzona (e su web) dal 13 al 20 novembre 2021
Castellinaria tornerà in presenza: è presto per i dettagli sulle misure sanitarie, da qui a novembre – lo abbiamo imparato in questi mesi – può cambiare tutto, ma c’è la ferma intenzione da parte del festival del cinema giovane di tornare all’Espocentro di Bellinzona. «Vogliamo esserci di nuovo, vogliamo incontrare il nostro pubblico, i nostri ragazzi, i nostri partner» ha dichiarato ieri in conferenza stampa la presidente Flavia Marone, sottolineando come certe emozioni – del cinema, degli incontri, delle mostre – online non siano la stessa cosa.
Non che l’edizione dell’anno scorso, con tutti i film in streaming, sia stata un insuccesso, tutt’altro: ha permesso di raggiungere un pubblico nuovo, composto da scuole (ma non solo) che per questioni logistiche e organizzative non avrebbe potuto seguire le attività, neppure con i decentramenti che da alcuni anni portano le attività di Castellinaria in giro per il cantone e non solo. Era stato detto alla conclusione della scorsa edizione: questo pubblico nuovo il festival non lo avrebbe abbandonato. Così il direttore Giancarlo Zappoli la scorsa primavera è andato a incontrare le scuole che hanno partecipato virtualmente a Castellinaria 2020, per capire cosa ha funzionato e cosa no, a livello di tecnica e di contenuti. «La risposta è stata non solo che la maggior parte delle cose ha funzionato, ma anche che si vorrebbe andare avanti».
Insomma, se un anno fa l’ambizioso progetto di Castellinaria era stato portare il festival nella sua interezza online, quest’anno sarà avere una edizione ibrida, con molti film disponibili in sala e in streaming. L’offerta online non sarà solo cinematografica e non sarà solo durante i giorni del festival, ma si inserisce un progetto più ampio che scopriremo più avanti. «Di idee ne abbiamo tante» ha affermato sempre Giancarlo Zappoli.
Quanto ai contenuti: il programma è ovviamente ancora in elaborazione, e Zappoli non ha nascosto le difficoltà nel trovare nuovi film in un settore, quello del cinema per bambini e ragazzi, in cui molte produzioni prendono subito la strada delle piattaforme di streaming. Un tema, e un film, lo si è comunque voluto annunciare: continua l’attenzione di Castellinaria verso l’ambiente con il documentario ‘Now’ di Jim Rakete, «un film che fa semplicemente il punto della situazione, non dice nulla di nuovo ma ci ricorda dove siamo, lasciando a noi chiederci: e adesso? Cosa vogliamo fare adesso?» ha spiegato Zappoli. Domanda che sarà affrontata da una tavola rotonda che sarà organizzata insieme al movimento Fridays for Future, come già avvenuto nel 2019. A questo si aggiungono i due film della Piccola Rassegna, sezione rivolta al pubblico più giovane: ‘Zog’ e ‘Il topo Brigante’ due perle del cinema d’animazione tratte dai celebri libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler.
Presentati brevemente anche le mostre e gli atelier, importante parte dell’offerta di Castellinaria. Il progetto digitale dedicato alle colonne sonore, parte delle attività della scorsa edizione, avrà una sorta di sequel in presenza, con anche l’installazione di un vero e proprio studio di registrazione con microfoni, schermi e tutto quello che serve per doppiare gli attori, sonorizzare e creare musiche e rumori di un film. Alla mostra verranno affiancati dei laboratori per sperimentare le tecniche dell’adattamento dei dialoghi e del doppiaggio e per scoprire il ruolo della musica nei film.
La tradizione conferenza stampa estiva è stata anche l’occasione non solo per ricordare le attività di Castellinaria durante il Locarno film festival – in primis il programma Cinema&Gioventù, in gemellaggio con la Cineteca di Milano, senza dimenticare le proposte all’interno di Locarno Kids –, ma anche per presentare il manifesto, realizzazione degli studenti del Corso di laurea in Comunicazione visiva della Supsi. Il progetto scelto è quello di Emily Goulene, una successione di cornici che prende vita sia grazia all’illusione prospettica, sia grazie a una app di realtà aumentata. La direttrice operativa Cristiana Giaccardi ha inoltre presentato Castellineurope, iniziativa nata dalle sinergie che si sono create durante il difficile periodo del lockdown tra festival cinematografici. L’idea è stata creare un momento di discussione sui cambiamenti in atto e sulle nuove modalità di mediazione culturale. Al progetto partecipano, per ora, cinque fra i più importanti festival europei di cinema per ragazzi: il Buff International Film Festival di Malmö (Svezia), Ale Kino! (Polonia), Lo Zlín Film Festival (Repubblica Ceca), Cinekid Festival (Olanda) e il festival kossovaro di animazione Anibar.