Lac

Bowie, Dalla e il Barbar Rock, rigorosamente 'en plein air'

Settimana al via con il jazz di Giovanni Falzone che riscrive il testamento del Duca; venerdì i Violons Barbares; chiude Peppe Servillo che canta Lucio

Girotto, Servillo, Mangalavite, sabato 24 luglio per cantare Lucio
19 luglio 2021
|

Torna nell’Agorà del Lac il ciclo di concerti dedicati alla musica dal mondo e alle lingue che la accompagnano, dai dialetti locali come il pugliese o il catalano a quelle internazionalmente riconosciute e riconoscibili come il castigliano, fino a quelle assai meno comprensibili come l’estone o il mongolo, tra acustico ed elettronico, tra testamenti e canzoni di speranza, il tutto per nove concerti che si concluderanno il 7 agosto. Restando alla settimana in corso, l'inaugurazione è affidata a ‘Blackstar. Lettere a David Bowie’, che il virtuoso della tromba Giovanni Falzone porta in scena ispirandosi al testamento musicale di David Bowie, che poco tempo prima della sua morte (gennaio 2016) diede alle stampe un testamento musicale – l'album ‘Blackstar’ e relativi video – di grande impatto mediatico. 

Venerdì 23 luglio s'incontrano en plein air Mongolia, Bulgaria e Francia grazie all'unione tra un cantante diplofonico (da ‘diplofonia’, alterazione del timbro della voce che all'ascolto risulta duplicata) che al tempo stesso suona un violino barbaro a una corda sola, un suonatore di gadulka (violino bulgaro) e un percussionista che fa uso di pentole e tamburi costruiti con materiali provenienti dai posti più disparati della Terra. Tutto questo per comporre il Barbar Rock dei Violons Barbares.

La settimana si chiude sabato 24 luglio in nome e per conto di Lucio Dalla grazie a Peppe Servillo, già frontman degli Avion Travel, sul palco con ‘L’anno che verrà’, omaggio al genio bolognese condotto al fianco di Javier Girotto e Natalio Mangalavite (gli eventi avranno luogo nell’Agorà del Lac alle 21; nella Hall in caso di pioggia).