Presentata la stagione 2019-2020 di LuganoMusica. Tra gli ospiti Muti con la Chicago Symphony Orchestra
Per una volta, iniziamo dalla fine, dalla “Traviata degli specchi” che tra poco più di un anno chiuderà la stagione 2019-20 di LuganoMusica. Un po’ perché si tratta di uno degli allestimenti più celebri, concepito nel 1992 da Henning Brockhaus e Josef Svoboda; un po’ perché ben rappresenta quel Leitmotiv che il direttore artistico Etienne Reymond ha identificato nella collaborazione: in quella Traviata troviamo infatti Lac Teatro e l’Orchestra della Svizzera italiana, diretta dal suo direttore principale Markus Poschner. E un po’ perché – ci ha spiegato al termine della conferenza stampa Reymond – l’intenzione è «dopo il ‘Barbiere’, aprire ogni anno la stagione del Lac con un’opera lirica, ma ci vuole tempo». E quindi quest’anno l’apertura sarà il 16 settembre con la Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Jurij Temirkanov. Anche se in realtà il primo appuntamento della stagione – il cui programma completo è online su www.luganomusica.ch – sarà il 2 settembre con lo stesso Reymond che, alle 18, presenterà la stagione accompagnato dalla giovanissima pianista Alexandra Dovgan.
«Mi piace incontrare gli abbonati – ha aggiunto il direttore artistico –, parlare con loro, farmi trovare nella Hall prima e dopo i concerti…». Concerti che vedranno grandi nomi della musica, come la Gewandhausorchester di Lipsia, Maurizio Pollini, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Cuarteto Casals, il violoncellista, e artista in residenza, Gautier Capuçon, l’Orchestra Mozart che tornerà per Pasqua col suo nuovo direttore Daniele Gatti, il soprano franco-danese Elsa Dreisig, scoperto dal direttore di LuganoMusica in occasione di una (per lei) fortunata sostituzione dell’ultimo minuto a Salisburgo. Ma – e torniamo così al Leitmotiv delle collaborazioni – nella stagione non mancano le realtà musicali locali. «Il Lac è nato per questo, per lavorare in modo orizzontale con i miei vicini culturali» ha spiegato in conferenza stampa Reymond. Collaborazioni che nei primi anni sono forse un po’ mancate, ma – ci ha spiegato poi – perché «all’inizio per forza di cose ognuno guardava al proprio giardino, ma adesso che sappiamo come funziona e ci conosciamo bene sono molto soddisfatto del risultato». Un risultato che ha portato in stagione – «ma è un po’ un caso» – ben tre appuntamenti con la lirica: della Traviata con l’Orchestra della Svizzera italiana si è già detto; il 9 ottobre avremo i Barocchisti di Diego Fasolis con ‘La finta giardiniera’ di Mozart – composta quando aveva 17 anni, «ma ha già dentro il ‘Don Giovanni’ e il ‘Così fan tutte’» –, una produzione della Scala di Milano che Fasolis stesso ha proposto di portare a Lugano, in versione concerto, prima della tournée in Cina (da notare che i Barocchisti torneranno anche a gennaio con l’Oratorio di Natale di Bach). Il primo marzo avremo invece ‘Il piccolo spazzacamino’ di Benjamin Britten: una storia di bambini pensata per avvicinare i più piccoli all’opera, realizzata dal Conservatorio della Svizzera italiana con il suo Coro Clairière e l’ensemble del Dipartimento Pre-College.
Il Leitmotiv della collaborazione risuonerà anche il 9 febbraio, con il concerto degli allievi del progetto Superar, e nei sei appuntamenti con le Early Night Modern, in cui grandi classici sono riletti con altri linguaggi musicali, dal jazz alla contemporanea. Abbiamo poi la serie Ear, Electro Acoustic Room, tra le poche proposte di musica elettronica ed elettroacustica nei cartelloni delle istituzioni concertistiche. Ma, chiediamo a Etienne Reymond, così non si confina la musica contemporanea? «Ma abbiamo una buona presenza di “musica di oggi” anche in abbonamento: avremo Heinz Holliger, in occasione del suo ottantesimo compleanno, e il percussionista Simone Rubino avrà un concerto tutto moderno». Senza dimenticare, prosegue il direttore artistico, che alla Luzerner Sinfonieorchester ha espressamente chiesto un brano di Ligeti (il ‘Concerto Românesc’, il 16 febbraio) e anche la direttrice Mirga Gražinyte-Tyla porterà, con la City of Birmingham Symphony Orchestra, oltre a Brahms, una composizione della giovane compositrice Raminta Šerkšnyte.