Il film condanna maschilismo e razzismo. Un giornalista a Jennifer Kent: 'Vergogna, p..., fai schifo"
Il più bel complimento a 'The Nightingale' di Jennifer Kent, film in Competizione a questa mostra che sta contando i giorni per i Leoni è stato quello di un giornalista che alla fine della proiezione ha inveito contro la regista urlando «Vergogna, puttana, fai schifo». Era una voce maschile, che sottolineava il suo disprezzo verso un film che condanna senza possibilità di giustificazione il maschilismo, che condanna il colonialismo, che si schiera contro chi giudica le persone dal colore della pelle, un film che canta una società più giusta e non indietreggia di fronte alle offese, come quelle becere di chi si dimentica di essere in una sala pubblica, di chi evidentemente ama quel cinema che canta i diritti civili magari in nome di squallidi film commerciali.
Per tutto questo e per la bella regia, per l’interpretazione di tutti, per la musica, per le canzoni e per la denuncia contro lo stupido militarismo, abbiamo amato un film, questo, capace di emozionare e commuovere. La barbarie di questa offesa segna profondamente la Mostra, dove manca qualsiasi impegno educativo al cinema in nome di posti di blocco e tappeti rossi: mai visto tanto spreco di abiti da sera e mise - quelle, veramente da puttana - come in questa manifestazione priva di dignità. Bene ha fatto la regista a dirsi dispiaciuta non dall’offesa ma dal fatto di essere l’unica regista in concorso. Un segno di classe e insieme un rimprovero a un mondo del cinema, soprattutto al mondo di questa Mostra, di questa Italia, fin troppo legato a tradizioni maschiliste.