Ha statue in buona parte del mondo, è stata tradotta in oltre trenta lingue e resta con la sua irriverenza un punto fermo dei fumetti
È stata tradotta in più di 30 lingue, ha statue in diversi Paesi e continua a mettere in discussione un mondo disfunzionale: Mafalda, la piccola eroina argentina dei fumetti, ha festeggiato il suo 60° compleanno, con la sua tenera irriverenza ancora attuale.
“Fermate il mondo, voglio scendere!”. La battuta, metà ingenua e metà ribelle, della piccola brunetta con un fiocco tra i capelli, è entrata per alcuni nel linguaggio quotidiano.
Le sue domande, di volta in volta sincere o incisive, le sue critiche alla società, alla politica, alle disuguaglianze, alle guerre – e alle zuppe di mamma! – ha parlato negli anni 60 e 70 evidenziando dubbi e aspirazioni della classe media argentina e del resto del mondo e delle generazioni.
"Il discorso di Mafalda è più attuale che mai. Il suo mondo è spezzato, ferito. Ci parla, con più di 40 anni di anticipo, di ciò che sta accadendo oggi al pianeta", ha dichiarato la stilista Maïtena.